Prosegue la bagarre politica in merito alla pedonalizzazione di via Cascione, in particolare riguardo alla raccolta firme in favore dell’isola pedonale, promossa da svariati membri della maggioranza, Sindaco Capacci compreso. Giuseppe Fossati, capogruppo di Imperia Riparte, ha voluto replicare a Imperia di Tutti Imperia per Tutti.
“Leggo un comunicato di Imperia di Tutti Imperia per Tutti (altrimenti detti IDTIPT) di replica al mio intervento di sabato in merito alla raccolta firme sul mercato di Oneglia a favore della pedonalizzazione di Via Cascione.
Ho sempre pensato di scrivere in un italiano mediamente corretto e piuttosto comprensibile, ma evidentemente, non è così. Oppure c’è qualcuno che ha difficoltà a comprendere concetti facili facili. Come immagino possa comprendere, senza nemmeno troppo sforzo, un bimbo di terza elementare che legge quello che ho scritto, nel mio intervento di sabato non ho preso posizione pro o contro l’isola pedonale.
La mia posizione in merito è stata espressa in consiglio comunale a suo tempo. La ribadisco in estrema sintesi, banalizzando i concetti: in linea generale sono a favore delle isole pedonali nei centri storici, se però vi sono i presupposti e le condizioni (viabilistiche e infrastrutturali, di richiamo turistico, artistico, culturale, commerciale, di vivibilità, ecc.). Ad oggi, non vedo tali presupposti e tali condizioni in via Cascione. Vedo invece gravi rischi per la sopravvivenza delle attività commerciali oggi presenti.
Sabato non ho affrontato il tema nel merito, ma ho semplicemente rimarcato la comicità di una raccolta firme sul mercato di Oneglia, a favore della pedonalizzazione di Via Cascione (forse qualcuno l’ha confusa con le Cascine?) ed ho sottolineato come ritengo non corretto che tale raccolta firme sia condotta in prima persona dal Sindaco, per motivi sin troppo evidenti oltre che di elementare abc istituzionale (un Sindaco che raccoglie firme a favore di una sua delibera?).
Certo, non pretendo che tutti siano d’accordo.
Nella replica, densa di banali luoghi comuni avulsi dalla realtà, mi si accusa di avere una visione politica ‘rionale’ e di essere come ‘l’ultimo giapponese che ancora combatte nella giungla’.
Ne prendo atto e non ho difficoltà a dare ragione a chi, ingenuamente, pensa così di offendermi: sono una persona concreta, credo che quando si amministra non bisogna fare della filosofia o ragionare per massimi sistemi, ma confrontarsi con la realtà ed i dati di fatto.
Nello specifico, occorre conoscere bene i problemi di Porto Maurizio, il contesto socio economico che vive quella realtà, la viabilità della zona, le infrastrutture presenti e possibili, avere insomma una visione puntuale o, se si preferisce, ‘rionale.
Quanto all’avermi paragonato ‘all’ultimo giapponese che ancora combatte nella giungla’, ringrazio gli amici di IDTIPT. Lo reputo un grande onore.
Gli opportunisti e quelli che si arrendono non mi sono mai piaciuti: per me quel giapponese è un Eroe. Certo, capisco che, per chi ha una certa mentalità e formazione politica, quel giapponese è un fesso”.