Kamikaze all’aeroporto e bombe nella metro. Iniziano a delinearsi i conti delle drammatiche esplosioni che hanno devastato Bruxelles, cuore dell’Europa, questa mattina a partire dalle 8. Le prime due deflagrazioni all’aeroporto, accanto al banco della American Airlines e della Brussels Airlines, hanno provocato, secondo le prime stime diffuse dal Governo Belga, almeno 13 morti e 35 feriti.
L’aeroporto è stato immediatamente evacuato e il traffico aereo interrotto, anche per permettere i soccorsi. Prima delle due esplosioni, secondo le testimonianze, si sarebbero sentiti urli in arabo e spari.
Una seconda esplosione, un’ora dopo circa, alla fermata di Metro Maelbeek, vicino alle istituzioni europee, ha provocato almeno 15 morti, 10 feriti gravi e e altri 45 più leggeri.
Il bilancio delle vittime è però destinato a salire, tanti che secondo l’emittente belga Vrt i morti sarebbero almeno 34 e 136 i feriti.
L’Is, secondo quanto riportano le agenzie di stampa internazionali, avrebbe rivendicato l’attentato attraverso l’Amaq News Agency, network vicino allo Stato islamico, confermando dunque i timori iniziali, ovvero la matrice islamica degli attentati, avvenuti pochi giorni dopo l’arresto di Salah Abdeslam, ricercato numero uno per gli attentati di Parigi.
Dopo gli attacchi a Bruxelles, Alitalia ha cancellato tutti i voli odierni da e per Bruxelles. L’aeroporto della capitale belga resterà chiuso fino a nuove indicazioni.
Nel frattempo la Polizia Belga avrebbe già individuato alcuni sospettati e sono già corso perquisizioni e fermi.