Imperia – È tutt’ora in corso l’udienza che vede sul banco degli imputati l’armatore americano William McInnes accusato di lesioni colpose nei confronti di Sergio Salvagno per il razzo sparato durante la manifestazione delle Vele d’Epoca nel settembre del 2014, che colpì al volto l’agronomo imperiese causando lesioni gravissime.
Il Pubblico Ministero Marco Zocco ha chiesto una pena di 2 anni e un mese di reclusione che con il rito abbreviato, che prevede la riduzione di un terzo della pena, si riduce a un anno, quattro mesi e 20 giorni di carcere.
I legali di McInnes, Tito Schivo e Andrea Artioli, hanno chiesto il minimo della pena facendo leva sulle cause attenuanti, incensuratezza e ammissione della colpa. I due legali non hanno contestato il lancio del razzo, ma la volontà di voler colpire qualcuno.
L’avvocato della parte civile Anna Maria Cuzzocrea ha chiesto un risarcimento danni di un milione di euro. Sarà il giudice monocratico Anna Bonsignorio a stabilire la pena per McInnes.
In aula anche la moglie Silvana Lo Monaco e il fratello della vittima, Fulvio Salvagno.