Imperia. “Fate quello che dico, ma non fate quello che faccio. Questa è la linea adottata dai nostri amministratori nei confronti dei cittadini di Imperia.
Spieghiamo:
Settembre 2013: in occasione di una question time presentata dal Consigliere di minoranza Servalli, il Sindaco Capacci ebbe a dire che la raccolta firme effettuata in Via S. Lucia, per manifestare la contrarietà al senso unico di circolazione, non aveva legittimità in quanto sottoscritta da cittadini non residenti nella via.
Dicembre 2014: il Vicesindaco Zagarella rilascia una lunga intervista alla stampa locale sulla questione S. Lucia, nella quale, sempre in merito alla raccolta firme, dichiara testualmente:
” i principi di democrazia non si esplicano attraverso la forma dei comitati o della raccolta di firme”, affossando con queste poche parole le aspettative di circa un migliaio di cittadini che spontaneamente erano corsi a firmare e deprimendo i “principi di democrazia” a cui tanto egli stesso tiene.
Ma veniamo ora ai giorni nostri.
17 e 19 marzo 2016: viene organizzata una raccolta firme in Via San Maurizio ed in Via S. Giovanni con apposito banchetto, a favore della pedonalizzazione di Via Cascione.
Meraviglia delle meraviglie, presenziano alla raccolta Sindaco e Vicesindaco, i quali si fanno anche riprendere nell’atto di firmare, confermando così il nostro pensiero iniziale: fate quello che dico, ma non fate quello che faccio.
Crediamo a questo punto che qualche spiegazione sia dovuta, poiché non ci risulta che Sindaco e Vicesindaco abbiano trasferito la propria residenza in Via Cascione e tantomeno che lo Zagarella presente al banchetto sia persona diversa da colui che ebbe ad esternare le succitate dichiarazioni.
Come non crediamo, senza volere con ciò delegittimarle, che tutte le firme siano state apposte da residenti di Via Cascione.
Pensiamo invece che sia estremamente scorretto, da parte dei nostri amministratori, legittimare con la loro fattiva presenza e la loro firma le manifestazioni a favore delle loro decisioni e bollare come antidemocratiche ed illegittime quelle che non concordano con il loro pensiero, pur se effettuate con le stesse modalità, ma senza la sponsorizzazione di nomi altisonanti.
Ci chiediamo come colleghi di maggioranza, che si fregiano dell’aggettivo “democratico”, possano continuare ad avallare comportamenti che nulla hanno a che vedere con la democrazia.
Ancora una volta è stata mostrata la faccia peggiore di questi nostri amministratori, che non disdegnano di arrogarsi poteri quasi soprannaturali, secondo i quali a loro tutto è permesso.
Tralasciamo appellativi che bene si confanno al loro comportamento in quanto già largamente espressi da consiglieri di minoranza in articoli apparsi immediatamente dopo la loro performance.
Ci limitiamo a ribadire la piena legittimità delle iniziative a suo tempo intraprese dai cittadini di Via S. Lucia, delle quali deve essere tenuto conto, secondo il comune senso di giustizia e democrazia alle quali una onesta Amministrazione Pubblica dovrebbe attenersi.“
IL COMITATO DI VIA S. LUCIA