GENOVA. “Ho riscontrato la disponibilità del Governo a incontrare le regioni, grazie anche alle forti pressioni della Regione Liguria, ma ad oggi non esiste una posizione forte dell’esecutivo nei confronti dell’Europa e contro le aste previste dalla direttive Bolkestein”.
Lo ha detto l’assessore all’Urbanistica e al demanio della Regione Liguria e coordinatore delle Regioni in materia di Demanio, Marco Scajola al termine dell’incontro di questo pomeriggio con il Ministro degli Affari Regionali, Enrico Costa, con il presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini, i sottosegretari Sandro Gozi e Pier Paolo Baretta e il coordinatore del tavolo interregionale del Turismo, Luciano D’Alfonso.
Quello di oggi è stato il primo faccia a faccia, dopo la riunione del tavolo interregionale sul demanio svoltasi a Roma a febbraio alla presenza di tutte le regioni, per affrontare il tema delle aste delle concessioni demaniali, decise dall’Unione Europea.
All’incontro l’assessore Scajola ha relazionato il Ministro sulla riunione di febbraio, mettendo in evidenza le forti preoccupazioni evidenziate da tutte le regioni per il futuro delle aziende balneari.
“Ringrazio il Ministro Costa di averci incontrato, rispondendo così alle preoccupazioni di tutte le regioni– ha sottolineato Scajola – Purtroppo però non esiste una posizione chiara e forte del Governo nei confronti dell’Unione Europea e soprattutto una linea di intervento per tutelare le 30.000 aziende presenti su tutto il territorio nazionale, attraverso una proroga di almeno 30 anni per tutelare chi, in questi anni, ha dedicato risorse, energie e fatiche per la gestione e lo sviluppo del turismo balneare in Italia. Ad oggi il Governo appare immobile e tutto ciò è molto preoccupante, soprattutto perché non tiene conto delle tipicità delle nostre aziende balneari, che rappresentano una realtà unica in Europa, non assimilabile a nessun’altra”.
”Il mio auspicio – ha concluso l’assessore Scajola – è che il Ministro riconvochi al più presto un nuovo incontro, come lo stesso presidente delle Regioni, Bonaccini ha condiviso, tenendo conto della missione sociale ed economica di questo comparto. Come Regione Liguria ribadiamo la nostra posizione ferma e convinta: deve essere fatta una legge nazionale che tuteli le nostre aziende e con chiarezza e senza ambiguità, il Governo deve chiedere e ottenere dall’Europa una proroga delle concessioni di almeno 30 anni. Su questo, con molta disponibilità ma con fermezza, porteremo avanti la nostra battaglia”.