Imperia – “Persona non gradita alla Repubblica francese”. Con questa motivazione, il dott. Khaled Rawash, stimato e conosciuto medico del carcere di Imperia è stato “respinto” dalle autorità d’oltralpe all’aeroporto di Nizza e “rimpatriato” in Tunisia. L’uomo, di origini palestinesi da quasi 40 anni in Italia, stava rientrando a Imperia dopo aver partecipato a un convegno in Tunisia accompagnato da una dei suoi tre figli, Sara di 25 anni, ma una volta sbarcato all’aeroporto internazionale di Nizza è stato fermato e rispedito nel paese di provenienza.
Nulla è valsa la cittadinanza italiana, l’incensuratezza e la professione di Rawash, i francesi hanno deciso di respingerlo facendo invece entrare in Francia la figlia. L’uomo è stato costretto a ritornare a Tunisi a sue spese e a comprare un biglietto aereo per Milano. I controlli, dopo gli attentati di Parigi e di Bruxelles sono sempre più stringenti ma in questo caso non si è capito la motivazione per cui l’uomo non è stato fatto transitare in Costa Azzurra per fare rientro a casa. Probabilmente a pesare sul giudizio dei francesi è stato l’impegno di Rawash nelle battaglie sociali tra cui i diritti dei migranti bloccati nei mesi scorsi a Ventimiglia. Rawash è anche presidente del circolo Arci “Handala” a Imperia. L’uomo ha fatto sapere che si rivolgerà ad un avvocato per far valere le sue ragioni di cittadino italiano ed europeo.