Imperia – Nuova udienza, questa mattina al palazzo di giustizia, del processo che vede imputato l’ultrà del Nizza, Florian Sikora, 26 anni, arrestato lo scorso 6 settembre a Sanremo nel pregara della partita tra la Sanremese e l’Imperia, per aver sradicato un lavabo dai bagni dello stadio, lanciato alcune pietre e aggredito alcuni agenti di Polizia. In aula, stamani, è comparso davanti al giudice monocratico Maria Grazia Leopardi il dott. Giovanni Stracquadaneo che ha effettuato la perizia psichiatrica nei confronti del tifoso.
Lo psichiatra è stato interrogato dall’avvocato del giovane Oscar Comazzetto che ha contestato un passaggio discordante nella perizia. Nel dettaglio il legale ha chiesto allo psichiatra se in quel momento specifico il giovane fosse o meno in grado di intendere e volere.
“Nella perizia, spiaga Stracquadaneo – ho parlato di reazioni On/Off e di momento di parziale consapevolezza. In certe situazioni di particolare stress – prosegue il medico – Sikora può agire in distacco della realtà. Si potrebbe pensare a una sorta di incapacità totale ma il giovane è consapevole rispetto al suo problema. Il periziato sceglie consapevolmente di mettersi in queste situazioni, c’è un’ autodeterminazione in questo tipo di scelta. Ho parlato di una riduzione della capacità di intendere e volere. Il comportamento inizia nel decidere di partecipare in un certo modo a questo tipo di situazioni si crede un paladino, un eroe. In situazioni ad alto contenuto emotivo, c’è un straripamento delle emozioni, mi ha detto: ‘non sento dolore, non sento paura’”.
Secondo le conclusioni dello psichiatra imperiese, il giovane, al momento dei fatti “era solo in parte in grado di intendere e volere” ritenendolo infine un “soggetto socialmente pericoloso”. L’udienza è stata rinviata al 12 aprile, giorno in cui il V.P.O. Tiziana Berlinguer si esprimerà sulla richiesta di pena e il giudice sentenzierà. Il giovane è difeso dall’avvocato imperiese Oscar Comazzetto.