Era il 2001 quando l’ex medico imperiese, Nadhir Garibizzo, strangolò la sua amante, Ornella Marcenaro, nello studio sotto i portici di Via Bonfante, per poi occultarne il cadavere in un baule e abbandonarlo nei pressi di un casolare abbandonato ad Aurigo. Un omicidio che è rimasto sulle prime pagine di tutti i giornali per molto tempo con, ogni giorno, dettagli più raccapriccianti: dal fatto di essersi fatto aiutare da un amico nel trasportare il baule convincendolo che all’interno ci fossero dei regali di Natale, passando per il motivo che aveva fatto scattare in lui il raptus omicida: “Mi ha deriso”.
Nel 2012 l’ex medico, dopo 9 anni e mezzo di reclusione trascorsi in vari istituti di pena e di recupero psichico, era tornato in libertà e, con la moglie, aveva ripreso la sua vita. Sembra però che, in qualche modo, l’uomo torni a far parlare di sé facendo ricorso al Tribunale di Imperia per “denuncia di danno temuto” nei confronti del Comune.
Nadhir Garibizzo ha infatti affermato che, da settembre a oggi, la sua proprietà è stata interessata da vari fenomeni di fuoriuscita di acque nere provenienti da Via Guido Gozzano. Per accertarsi della situazione l’uomo ha anche effettuato una videoispezione dei condotti fognari della zona e, successivamente, ha presentato ricorso, chiedendo al Tribunale di far interrompere immediatamente l’utilizzo degli scarichi di acque nere ai proprietari degli immobili della via.
L’ex medico ha inoltre chiesto che il Comune di Imperia, in quanto proprietario della condotta principale, e tutti i proprietari degli immobili che usano questo condotto fognario, si impegnino all’immediata riparazione delle fogne e al risarcimento di tutti i danni.
Il Tribunale di Imperia però non ha concesso alcun provvedimento cautelare, anzi ha stabilito la data di un’udienza, ritenendo il Settore Ecologia del Comune di Imperia non responsabile degli inconvenienti e danni lamentati dal signor Garibizzo in quanto la tratta fognaria da cui avrebbero origine non risulta inserita nella pianta del civico sistema fognario e, pertanto, non si tratterebbe di fognatura pubblica, ma di tratta privata al servizio di alcune proprietà, tra cui anche quella del Sig. Garibizzo.