23 Novembre 2024 15:43

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23 Novembre 2024 15:43

IL CASO DI KHALED RAWASH, MEDICO IMPERIESE RESPINTO DALLA AUTORITÀ FRANCESI, APPRODA IN PARLAMENTO / ECCO COSA È SUCCESSO

In breve: L'episodio è avvenuto il 26 marzo, Rawash, residente in Italia da 37 anni e cittadino italiano da 30, era accompagnato dalla figlia 25enne che ha potuto rientrare in Italia senza problemi, a differenza del padre, considerato "persona non gradita" dalla Polizia francese...
rawash albano
La Sen. Donatella Albano del Partito Democratico ha presentato un’interrogazione ai Ministri dell’Interno, degli Affari Esteri e alla Presidenza del Consiglio dei Ministri per fare luce sulle motivazioni che hanno indotto la Polizia di Frontiera francese a bloccare presso l’aeroporto di Nizza il dottor Khaled Rawash, medico imperiese di origine palestinese, in servizio presso il carcere di Imperia, imbarcarlo su di un volo verso la città di provenienza, Tunisi, dove in medico si era recato per un convegno, e da lì, dopo una notte trascorsa in una cella di detenzione presso il locale aeroporto, permetterne il ritorno in patria con volo diretto verso Milano Malpensa.
L’episodio è avvenuto il 26 marzo, Rawash, residente in Italia da 37 anni e cittadino italiano da 30, era accompagnato dalla figlia 25enne che ha potuto rientrare in Italia senza problemi, a differenza del padre, considerato “persona non gradita” dalla Polizia francese solo al momento del ritorno, poichè al momento della partenza, sempre all’aeroporto di Nizza, non era stato mosso alcun rilievo.
“Le restrizioni al diritto di ingresso nello spazio Schengen per i cittadini comunitari possono essere motivati da ragioni di ordine pubblico, pubblica sicurezza o sanità pubblica, rappresentando una minaccia sufficientemente grave e attuale, che può pregiudicare gli interessi fondamentali dello Stato” afferma la Albano “mi chiedo quali siano queste ragioni e come mai se il dottor Rawash non ha avuto problemi alla partenza, al momento del ritorno è stato considerati “persona non gradita” sul suolo francese. Sul fatto trovo doveroso fare chiarezza per stabilire se si è verificata una violazione dei diritti di un cittadino comunitario.”

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