Ha percorso oltre 2 mila km da Chinisau, capitale della Moldavia, a Imperia, per un processo, ma il Giudice del Tribunale ha rinviato l’udienza. E’ la storia di C.S., 27 anni, moldavo, assistito dall’avvocato Mario Leone.
Il giovane, a processo nel capoluogo per un presunto furto per il quale Tribunale del Riesame e Cassazione hanno evidenziato la mancanza di “gravi indizi di colpevolezza“, è partito dalla Moldavia mercoledì 3o marzo alle 10 del mattino, per arrivare a Imperia il giorno seguente, giovedì 31 marzo, alle 23.30. Il tutto per essere in aula venerdì 1 aprile alle 9.
In totale circa 24 ore di viaggio, tra treno, aereo e pullman per una spesa totale di circa 600 euro (tra andata e ritorno, con partenza sabato 2 aprile alle 7 del mattino e arrivo domenica 3 aprile alle 5). Un bel problema per il 27enne moldavo, sposato, con un figlio, che a Chinisau lavora come operatore in un call center, con uno stipendio mensile di 200 euro.
Il giudice, però, ha comunicato all’avvocato Leone di non poter procedere alla discussione per un problema di competenza, disponendo il passaggio del fascicolo al Presidente del Tribunale per definire l’assegnazione del procedimento.
“Il sistema giustizia non funziona – commenta a ImperiaPost l’avvocato Leone – In Tribunale a Imperia sapevano del processo, in quanto già notificata da tempo l’autorizzazione della Questura. Non ho nulla contro il giudice, la dott.ssa Leopardi, molto professionale, ma piuttosto contro il sistema giustizia, sempre più al rallentatore”.