“Cambiamo le pensioni per dare lavoro ai giovani”. Questo lo slogan che ha accompagnato questa mattina i sindacati Cgil, Cisl e Uil nel corso del presidio organizzato in via San Giovanni nell’ambito dell’iniziativa nazionale di mobilitazione a sostegno della proposta avanzata unitariamente per una riforma strutturale del sistema previdenziale.
CLAUDIO BOSIO (CISL)
“Cgil, Cisl e Uil sono oggi a manifestare in tutte le piazze italiane, distribuire volantini, sensibilizzare la popolazione per chiedere di modificare la legge Fornero. Noi chiediamo maggiore flessibilità in uscita, per consentire alle persone che hanno almeno 41 anni di contributi di andare in pensione per anzianità, tenendo conto che per ogni persona che va in pensione si creano posti di lavoro per i giovani. Cambiamo le pensioni per dare lavoro ai giovani, pensioni più dignitose per i giovani per il futuro, accesso più flessibile al sistema pensionistico, riconoscere il lavoro di cura e dare più spinta e più forza alle pensioni complementari per non avere nel futuro pensionati troppo poveri”.
MILENA SPERANZA (UIL)
“Le organizzazioni sindacali affermano che 41 anni di versamenti possono essere più che sufficienti per mandare la gente in pensione. Crediamo che se veramente si vuole creare un mondo del lavoro un pò più giovane, un pò più flessibile, bisogna far uscire la gente e mandarla in pensione. Non siamo d’accordo sul fatto di utilizzare lo stesso sistema pensionistico per tutte le tipologie di lavoro, perché ci sono lavori molto delicati, per i quali non si può chiedere di arrivare a 41 anni di contributi. Chiediamo una nuova riforma rispetto a tutta la vicenda pensionistica, diversamente questo mondo del lavoro sarà sempre più malato perché c’è un blocco dato dai pensionamenti così elevati che non permettono ai giovani di trovare un posto fisso”.
FULVIO MOSCATELLI (CGIL)
“La questione è storica. Quando un lavoratore usciva e andava in pensione, un giovane subentrava ed è così anche adesso. Per cui la flessibilità che chiediamo è in questa direzione. Ci rendiamo conto del fatto che ci sono dei vincoli che il Governo sostiene di avere, ma l’equazione è molto semplice e crediamo che la proposta di una maggiore flessibilità per l’accesso al sistema pensionistico sia da attuare rapidamente per dare lavoro ai giovani”.
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