Ore concitate all’interno del Comune a Imperia. All’ordine del giorno la regolarità del consiglio comunale di questa sera che dovrebbe approvare la delibera di affidamento del depuratore cittadino a Rivieracqua. Oggetto del contendere la convocazione della commissione bilancio, presieduta da Ester D’Agostino, da parte del presidente del consiglio comunale Diego Parodi. Una convocazione che Parodi avrebbe potuto fare ai sensi dell’art. 19 del regolamento del consiglio comunale a fronte però dell’assenso del sindaco, dei capigruppo e del presidente della commissione stessa, Ester D’Agostino, appunto.
Se per i primi due soggetti il nulla osta sarebbe arrivato, per quanto riguarda la D’Agostino non sarebbe stato affatto così. Infatti, questa mattina, l’esponente di “Imperia Cambia” ha dato l’ok per proseguire i lavori della commissione, per “senso di responsabilità”, ribadendo però che non c’è stata alcuna intesa scritta con il presidente del consiglio Parodi. Inoltre, la D’Agostino ha anche inoltrato una comunicazione ufficiale al segretario generale Rosa Puglia per informarla della vicenda.
Parole messe a verbale che pesano come macigni per l’amministrazione Capacci che questa sera, numero legale permettendo, dovrà affrontare la questione pregiudiziale della validità del consiglio comunale. Che l’amministrazione Capacci stia vivendo un momento di difficoltà lo si evince anche dal fatto che la commissione convocata per oggi, in primo appello, non è stata ritenuta valida per mancanza del numero legale. Solo l’arrivo di Paolo Montesano (Azione Civica) ha permesso l’inizio dei lavori.
Lo ricordiamo, se l’atto di convocazione di Parodi sarà considerato illegittimo non sarà possibile rispettare le prescrizioni della Provincia in merito all’affidamento del depuratore, atto quest’ultimo fondamentale anche per poter poi chiudere il bilancio entro il termine ultimo del 30 aprile.