“Si trattava di un’udienza filtro, nel corso della quale non si fa altro che fissare il calendario delle udienze successive. L’avvocato Leone lo sapeva benissimo. Mi è parsa una polemica gratuita”. Non nasconde la propria amarezza Donatella Aschero, presidente della sezione penale del Tribunale di Imperia, per le dichiarazioni rilasciate al nostro giornale dall’avvocato Mario Leone, lamentatosi perché un suo assistito, arrivato nel capoluogo dalla Moldavia per un processo, era stato costretto a tornare in patria a seguito del rinvio dell’udienza.
“Era la prima udienza di un procedimento arrivato in aula dall’udienza preliminare dello scorso 16 dicembre – ha aggiunto a Imperiapost la presidente Donatella Aschero – Il sistema delle udienze filtro è in vigore da anni presso il Tribunale di Imperia e veniva utilizzato anche a Sanremo. Il giudice monocratico ha rinviato l’udienza, passando alla sottoscritta il procedimento perché fissassi un’altra data e eventualmente un altro giudice”.
“Sono davvero dispiaciuta per le dichiarazioni dell’avvocato Leone – conclude la presidente Donatella Aschero – non si sarebbe potuto fare diversamente. L’avvocato Leone, per altro, non ha fatto scrivere mezza riga in udienza, non ha nemmeno chiesto l’esame dell’imputato. È uscito dall’aula senza dire nulla per poi fare polemica sui giornali. In un momento drammatico per il Tribunale, con un personale diminuito del 70% negli ultimi anni, i magistrati stanno lavorando duramente, facendo tutto il possibile per rispettare i diritti dei cittadini. Le critiche dell’avvocato Leone sono davvero fuori luogo e questo dispiace. Se poi vuole discutere sul sistema delle udienze filtro, mi chiedo perché non abbia mai partecipato ai tavoli organizzati in questa sede per la riprogettazione del Tribunale”.