Ricorre oggi il settimo anniversario del tragico terremoto che devastò l’Aquila, provocando la morte di 309 persone. Nelle ore immediatamente successive al sisma, la macchina dei soccorsi si mise immediatamente in moto. Tra coloro che prestarono il loro preziosissimo sostegno agli aquilani, anche i Vigili del Fuoco del Comando di Imperia. Uno di loro, Pietro Campagna, ha voluto ricordare oggi quei drammatici giorni.
“6 Aprile 09…come dimenticare?– ricorda Pietro – l’allarme per grave calamità, la borsa preparata in 5 minuti, le oltre 15 ore di viaggio guidando un vetusto mezzo a 80 km/h, l’arrivo letteralmente agghiacciante a l’Aquila con le forti scosse che continuavano, la frenesia di ‘fare qualcosa’ e salvare più persone possibili, il senso di impotenza alleviato solo in parte dalle persone tratte in salvo, la piccola soddisfazione di aver salvato anche un cane, Lucky, che era rimasto a veglia dei padroni sotto le macerie, la disarmante sensazione vedendo il mesto via vai verso la camera ardente con le sue 309 vittime, l’orgoglio nel vedere che tanti sventolavano il Tricolore, la fatica e la stanchezza che aumentavano facendo sembrare una settimana come interminabile.
E nonostante tutto la dignità degli Aquilani che benché avessero perso tutto ti offrivano qualsiasi cosa e ti dimostravano in tutti i modi la riconoscenza per esser partito da così lontano per portare aiuto, tanti leggevano ‘Imperia’ sulla divisa e chiedevano quanto ci era voluto per arrivare. Purtroppo ne ho visti di disastri da quando ero Vigile Ausiliario nel 1991, ma questo è stato di gran lunga ‘oltre’….chiunque ci sia stato non è più lo stesso e tutti, sia noi soccorritori che gli aquilani hanno constatato cosa voglia dire ‘Corpo Nazionale’. Ecco perche’ sono orgoglioso di farne parte”.
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