“Non ho mai avuto contatti con Panama”. Così l’imprenditore Paolo Taroni, originario di Imperia, in merito alla notizia della presenza del suo nominativo tra i 100 pubblicati dal settimanale “L’Espresso” nell’ambito dell’inchiesta giornalistica “Panama Papers” che ha permesso di rivelare l’esistenza di società offshore riconducibili, direttamente o indirettamente, a politici e uomini di Stato nel mondo.
Paolo Taroni è rappresentato dagli avvocati Vernazza di Genova e Palmisano di Milano. Contattato da ImperiaPost, l’avvocato Andrea Vernazza ha spiegato: “Il mio assistito aveva un conto a Montecarlo, presso la banca monegasca HSBC, e nei mesi scorsi ha già provveduto al voluntary disclosure per il rientro volontario dei propri capitali, con autosegnalazione. Si è voluto regolarizzare, informando regolarmente il fisco“.
“Quando ha letto il suo nome nell’elenco pubblicato dal settimanale l’Espresso è letteralmente caduto dalle nuvole – aggiunge l’avvocato Vernazza – Siamo venuti a conoscenza del fatto che la banca monegasta HSBC, di sua spontanea iniziativa, senza che il dott. Taroni ne sapesse nulla, ha fatto un investimento registrato presso lo studio legale Mossack Fonseca di Panama. Ora ci riserveremo di capire se la banca monegasca potesse o meno avviare un’operazione simile senza prima informare il dott. Taroni. Il conto presso la HSBC oggi è chiuso e i capitali sono stati riportati in Italia”.