Il Comune di Imperia, grazie alla preziosa collaborazione dell’assessore Nicola Podestà, del professor I della Scuola Normale di Pisa e di una raccolta fondi tra gli imperiesi, è riuscito ad aggiudicarsi all’asta (tenutasi a Firenze, nella libreria antiquaria Gonnelli) i due manoscritti di Edmondo De Amicis sul Primo Maggio.
Si tratta dei testi “Primo Maggio. Capitolo I e Capitolo II” e “Considerazioni di De Amicis sull’opera ‘Primo Maggio'”, entrambi risalenti ai primi anni dell’ultima decade dell’Ottocento.
I due manoscritti partivano, il primo da una base d’asta di 2.800 euro, ed è stato assegnato a 3.600 euro, e il secondo da una base d’sta di 1000 euro ed è stato assegnato a 3400 euro.
Primo Maggio è l’opera più politica di Edmondo De Amicis. Iniziò a scriverla nel 1891, all’indomani della prima celebrazione italiana dell’evento, ma rimase incompiuta. Venne pubblicata da Garzanti soltanto nel 1980 a cura di Giorgio Bertone e Pino Boero. Alcune varianti tra il nostro autografo e l’edizione
Il Comune di Imperia, lo ricordiamo, era riuscito a racimolare per l’asta circa 6 mila euro, troppo poco per essere sicuri di potersi aggiudicare i manoscritti. Da qui l’idea di lanciare una raccolta fondi. I primi a versare un importante contributo sono stati proprio Bologna e Podestà, con due assegni di mille euro ciascuno. Per quanto concerne la raccolta fondi vera e propria, sono stati raccolti mille euro.