Imperia sprofonda sempre di più. In un momento storico in cui i casi di persone che restano da un giorno all’altro senza casa e senza lavoro aumentano sensibilmente, la Casa della Carità diocesana sospende i servizi di mensa e dormitorio (24 i posti letto). Il motivo? Problemi di natura economica che non rendevano più sostenibile un servizio che ha dato da dormire a 4600 persone e distribuito 14 mila pasti. Ad annunciare i tagli la Diocesi di Albenga-Imperia con una nota stampa pubblicata sul proprio sito internet.
“Durante la liturgia crismale del Giovedì Santo, i vicari foranei della diocesi di Albenga-Imperia hanno consegnato al vescovo coadiutore, Mons. Guglielmo Borghetti, le buste con le offerte raccolte durante il tempo di Quaresima nelle parrocchie. Quest’anno l’Ufficio Caritas ha indicato la finalità di sostenere le “Opere segno” diocesane. In totale sono stati raccolti 22.471,47 euro, frutto della generosità e dell’attenzione ai poveri di tante persone. Nonostante tutto le “Opere segno” restano in difficoltà, particolarmente dal punto di vista della sostenibilità economica, al punto che, dopo un’ampia e approfondita analisi della situazione, insieme ai responsabili dei servizi, la “Casa della Carità” di Imperia, a fine maggio 2016, sospenderà il servizio del dormitorio e della mensa, in attesa delle condizioni opportune per un nuovo pieno rilancio della struttura “Casa della Carità”, che continuerà comunque ad offrire i servizi del centro di ascolto, del vestiario e delle docce”.
Una sospensione che andrà certamente a ripercuotersi sul tessuto sociale cittadino e complicherà ulteriormente il già difficile lavoro del settore Servizi Sociali del Comune di Imperia.