Sono iniziati ieri, martedì 12 aprile, dopo la cantierizzazione dell’area, i primi sondaggi archeologici in vista della realizzazione del collegamento tra il depuratore di Imperia e gli impianti fognari di Diano Marina
Gli scavi, condotti sotto la direzione della Soprintendenza Archeologia della Liguria (funzionario dott. Luigi Gambaro) dalla ditta Studium, con la direzione del cantiere della dott.sa Frida Occelli, hanno già permesso di individuare alcuni muri facenti parte del bastione orientale (o di Santa Lucia) e di quello più occidentale delle mura sabaude di Oneglia.
L’intervento, concordato con la Direzione lavori, è mirato, in quanto a seguito di una serie di sovrapposizioni tra il percorso della nuova condotta e la cartografia storica, era già stato segnalato in sede di approvazione dell’opera l’alto “rischio archeologico”, cioè la probabilità che durante gli scavi venissero interessate strutture sepolte di interesse culturale.
Il primo riscontro positivo conferma la presenza nel sottosuolo di resti delle mura cittadine erette quando Oneglia passò sotto il controllo dei Savoia dopo il 1576 e ampiamente modificate nel corso del XVIII secolo, le quali vennero progressivamente smantellate e distrutte nel corso del ‘800.
Poichè il collettamento del depuratore prevede il passaggio di una trincea in calata Cuneo proprio in prossimità delle mura sabaude, deve essere prestata la massima attenzione agli scavi per la possibile presenza, oltre che di estremità sporgenti verso mare dei bastioni, come quello detto “di mezzo”, anche di livelli di spiaggia, che possono documentare la frequentazione antropica della riva prima della costruzione dei moli ottocenteschi della città.
E’ previsto giovedì 14 aprile un incontro sul cantiere con la Soprintendenza, la direzione dei lavori e i soggetti a vari titolo incaricati per pianificare il proseguio delle ricerche.