Imperia – Dietrofront con la marcia ben ingranata del presidente del consiglio comunale Diego Parodi che ha “deciso” di ritirare la pratica sulle proposte di modifiche del regolamento del parlamento cittadino. Un cambio di rotta quasi obbligato per Parodi dopo che la minoranza consiliare era insorta in conferenza capigruppo contestando il fatto che le linee guida per la modifica del regolamento siano state dettate dalla Giunta Comunale, con una delibera dedicata, e non dallo stesso consiglio comunale, competente in materia. Parodi si era fatto promotore delle modifiche senza però tenere conto delle prerogative dei consiglieri comunali che lo hanno costretto a tornare sui suoi passi. Le modifiche proposte dalla giunta e dal presidente Parodi riguardavano vari ambiti,: dalle funzioni del Presidente del Consiglio Comunale a quelle delle Commissioni Consiliari, dalle mozioni agli argomenti di discussione in consiglio comunale, sino alla votazione per appello nominale.
Una passaggio quello di Parodi che potrebbe costargli la poltrona di presidente dell’assise comunale in quanto, una bozza di mozione di sfiducia starebbe circolando tra i consiglieri di minoranza e non solo. Infatti, la sfiducia potrebbe essere votata anche dai ex colleghi di “Azione Civica” e da alcuni esponenti del Partito Democratico oltre che dal gruppo di “Imperia Cambia”. Al suo posto potrebbe subentrare il “consigliere anziano” del PD Lorenzo Lagorio.
“Non esiste al mondo – commenta il capogruppo di Imperia Cambia Paolo Re – che la giunta deliberi sul regolamento del consiglio, è sicuramente stata una forzatura. Mi sembra che Parodi si sia cosparso il capo di cenere e abbia capito il suo errore. La mozione di sfiducia? Personalmente se la pratica fosse arrivata in consiglio l’avrei votata e se le cose non cambiano sarò il primo a firmarla, staremo a vedere”.