23 Dicembre 2024 20:12

23 Dicembre 2024 20:12

IMPERIA. IL PRESIDENTE PARODI FA RETROMARCIA SULLE MODIFICHE AL REGOLAMENTO DEL CONSIGLIO, MA NON BASTA. SI FA LARGO L’IPOTESI DELLA SFIDUCIA/ ECCO COSA È SUCCESSO

In breve: Una passaggio quello di Parodi che potrebbe costargli la poltrona di presidente dell'assise comunale in quanto, una bozza di mozione di sfiducia starebbe circolando tra i consiglieri di minoranza e non solo.

parodi regolamento

Imperia – Dietrofront con la marcia ben ingranata del presidente del consiglio comunale Diego Parodi che ha “deciso” di ritirare la pratica sulle proposte di modifiche del regolamento del parlamento cittadino. Un cambio di rotta quasi obbligato per Parodi dopo che la minoranza consiliare era insorta in conferenza capigruppo contestando il fatto che le linee guida per la modifica del regolamento siano state dettate dalla Giunta Comunale, con una delibera dedicata, e non dallo stesso consiglio comunale, competente in materia. Parodi si era fatto promotore delle modifiche senza però tenere conto delle prerogative dei consiglieri comunali che lo hanno costretto a tornare sui suoi passi. Le modifiche proposte dalla giunta e dal presidente Parodi riguardavano vari ambiti,: dalle funzioni del Presidente del Consiglio Comunale a quelle delle Commissioni Consiliari, dalle mozioni agli argomenti di discussione in consiglio comunale, sino alla votazione per appello nominale.

Una passaggio quello di Parodi che potrebbe costargli la poltrona di presidente dell’assise comunale in quanto, una bozza di mozione di sfiducia starebbe circolando tra i consiglieri di minoranza e non solo. Infatti, la sfiducia potrebbe essere votata anche dai ex colleghi di “Azione Civica” e da alcuni esponenti del Partito Democratico oltre che dal gruppo di “Imperia Cambia”. Al suo posto potrebbe subentrare il “consigliere anziano” del PD Lorenzo Lagorio. 

“Abbiamo fatto presente – ha commentato il capogruppo di Imperia Bene Comune Gianfranco Grosso – che quella proposta fatta dalla giunta e presentata da Parodi non era consona alla prassi amministrativa del consiglio comunale. Ci sembrava una cosa irrituale, mai stata fatta prima. Il consiglio comunale è un organo autonomo e, noi della minoranza, abbiamo chiesto in conferenza capigruppo al Segretario comunale la validità della procedura. Se l’amministrazione ha delle proposte da fare lo faccia attraverso i canali preposti, la giunta non può andare ad incidere sul regolamento del consiglio. Il ruolo del presidente del consiglio comunale è quello di garantire l’autonomia dello stesso. Da quando ho memoria la segreteria della giunta mandava l’elenco delle delibere. Da 7-8 mesi ciò non accade e ci viene inviato l’elenco delle delibere pubblicate sull’albo pretorio. Abbiamo dunque richiesto l’applicazione della prassi e l’invio è stato ripristinato. Mozione di sfiducia a Parodi? Valuteremo il da farsi è ovvio che questo tipo di atteggiamento non è dei più auspicabili da parte di un presidente del consiglio. Al momento è tutto rientrato ma non escludiamo nulla”. 
“Trovo scandaloso – tuona il capogruppo di Forza Italia Piera Poillucci – non è soltanto il fatto che la giunta si permetta di approvare la modifica del consiglio comunale, che sarebbe come se il Governo si permettesse di cambiare il regolamento del Parlamento. Il consiglio comunale è l’espressione democratica della volontà dei cittadini, non la giunta, una cosa del genere è inaccettabile. È stata una cafonata istituzionale, un tentativo di levare alla minoranza un pezzo di potere in consiglio come la modifica del punto 5 con cui il presidente del consiglio stabilirebbe l’ordine delle votazioni e di conseguenza delle dichiarazioni di voto. Sono mesi che l’amministrazione non invia ai capigruppo l’ordine del giorno della giunta. La mozione di sfiducia a Parodi? Non ricordo chi l’ha proposta ma se ci sarà un documento che dovrà essere condiviso credo proprio che la voteremo tutti”. 

“Non esiste al mondo – commenta il capogruppo di Imperia Cambia Paolo Re – che la giunta deliberi sul regolamento del consiglio, è sicuramente stata una forzatura. Mi sembra che Parodi si sia cosparso il capo di cenere e abbia capito il suo errore. La mozione di sfiducia? Personalmente se la pratica fosse arrivata in consiglio l’avrei votata e se le cose non cambiano sarò il primo a firmarla, staremo a vedere”.

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