Figurano altri 4 imperiesi nel secondo elenco di 100 nomi reso noto dal settimanale l'”Espresso” in relazione all’inchiesta giornalistica “Panama Papers” che ha permesso di rivelare l’esistenza di società offshore riconducibili, direttamente o indirettamente, a 140 fra politici e uomini di Stato nel mondo. I documenti provengono da uno studio legale panamense, Mossack Fonseca, che ha uffici in tutto il mondo, con 600 dipendenti in 42 Paesi, ed è specializzato nei servizi finanziari offshore. Tra gli altri paradisi fiscali, Mossack opera in Svizzera, Cipro e nelle Isole Vergini Britanniche.
Gli imperiesi citati dal noto settimanale sono: Fabio Fiorellino immobiliarista, Dino Liviani ingegnere e imprenditore edile, Tiziano Novaro immobiliarista e consulente, Sergio Santilli commercialista.
I quattro imperiesi si aggiungono a quelli già resi noti la scorsa settimana, ovvero, Gioacchino Di Feo, imprenditore del settore navale, e Paolo Taroni, imprenditore del settore shipping.
È bene ricordare che avere un conto corrente o una società offshore non è illegale. Nel caso dei cittadini italiani, diventa illegale se non lo si comunica alle autorità fiscali, in pratica se non lo si inserisce nella dichiarazione dei redditi.