Da Imperia a Milano a piedi, senza soldi, barattando l’ospitalità con le proprie fotografie. E’ partito questa mattina intorno alle 9.30, il viaggio-provocazione del fotografo imperiese Settimio Benedusi. Un’iniziativa lanciata per capire se realmente la fotografia abbia ancora un valore. Un’idea nata da un commento postato su twitter da un fotoamatore, Marco Michieletto: “Nessuna rivista mi ha mai pagato per le foto che ha pubblicato”.
“Vado a piedi da Imperia, la mia città, dove sono nato, a Milano, che è la città da dove vivo da trentanni – ha raccontato Settimio Benedusi a ImperiaPost al momento partenza – Sono trentanni, appunto, che mi sono trasferito a Milano, città in cui lavoro, che amo tantissimo e a cui devo tutto. Con questa camminata voglio in qualche maniera rifare quel viaggio, ma facendolo in maniera più sofferta, temo, meritandomi di più Milano, e tutto quello che le appartiene”.
“Parto senza soldi – ha aggiunto Benedusi – o meglio qualche soldo ce l’ho, poi farò delle foto al denaro che ho con me, 20 euro, non di più, perché il mio obiettivo è quello di non spendere soldi per la sopravvivenza, quindi per mangiare, bere, dormire, ma guadagnarmi la sussistenza, il mangiare, bere e dormire, facendo fotografie, quindi usare la fotografia per sopravvivere. Tutto questo per rispondere a una domanda semplice e cioè, è possibile nel 2016 la fotografia? O meglio la fotografia nel 2016 ha ancora un valore?
“Tutti ormai, fotografi professionisti o no, fanno le fotografie quasi ormai più per i like su Facebook o per altre ragioni più virtuali, però la fotografia è una cosa importante, una cosa molto importante, è quello che ha fatto andare via l’America dal Vietnam, quando gli Americani han visto le fotografie di guerra e di com’era veramente la realtà in guerra negli anni ’60 in Vietnam. Una volta le battaglie erano dipinte da Delacroix come delle cose nobili importanti, Omero raccontava le battaglie, la guerra, come delle cose di eroi dove uno poteva morire al limite perché colpito su un tallone, il grande Achille, quindi insomma le battaglie una volta erano cose da eroi.
La fotografia ad esempio ha questo grande merito, di averci fatto vedere che la guerra è una cosa terribile no?
Quindi insomma la fotografia è una cosa importante, seria, che temo venga usata adesso per un sacco di cazzate, per fotografare delle pizze, dei gattini e dei tramonti, che va benissimo anche quello, non c’è problema, ma non dimentichiamoci che la fotografia è importante. Sono qua per far vedere che la fotografia è talmente importante che può permettere a una persona di sopravvivere per dieci giorni, non in cambio di un like, ma in cambio di una pizza, che a volte è più importante una pizza di un like”.
Il fotografo imperiese si è fermato anche nei pressi della Galeazza per riempire una boccetta con l’acqua del mar Ligure, per poi “versarla nel naviglio, che poi andrà nel Pò e poi nell’Adriatico”.
Benedusi ha voluto lanciare anche un messaggio in riferimento alle polemiche sulla pedonalizzazione di via Cascione.
“Volevo aggiungere una cosa. Visto che siamo, casualmente o non casualmente in via Cascione, a Porto Maurizio, e visto che mi sembra che ci sia un po’ di dibattito su una isola pedonale che si vuole fare qua in via Cascione, visto che io sto andando a Milano a piedi, mi sembra ci sia una certa relazione tra le cose, e penso che il mondo vada in una direzione in cui le macchine non ci debbano più essere in assoluto, non in via Cascione, forse bisognerebbe guardare dall’alto le cose, le macchine sono orrende, sono brutte, sono schifose, sono oggetti brutti, leggo di paesi in Spagna e città che sono stati chiusi alle automobili, quindi, ecco io penso che non le vie, ma proprio le città, il mondo, debba esser liberato dalle macchine figuriamoci le vie”.
Sarà possibile seguire il viaggio di Settimio Benedusi in “diretta” sul Blog, profilo Instagram o sulla pagina Facebook del fotografo imperiese.
https://www.youtube.com/watch?v=QI6DWIy47BI
https://www.youtube.com/watch?v=ZkUH3I5qQ-4
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