Un cartello di divieto di accesso, sradicato da terra e abbandonato nelle aiuole spartitraffico sull’Amerigo Vespucci, è l’emblema perfetto del momento storico che sta vivendo Imperia.
Qualcuno ha impresso sul cartello la scritta “sognare”. “Vietato Sognare”, insomma. Un messaggio fin troppo chiaro che rispecchia il pensiero di gran parte dei giovani imperiesi, molti dei quali costretti ad “emigrare” all’estero o nelle grandi città italiane per poter inseguire quei sogni che a Imperia sembrano chimere irraggiungibili.
Da qualche anno a questa parte, infatti, Imperia sembra essersi fermata, preda di un immobilismo senza sbocchi, vittima di una mentalità sensazionalista e megalomane che ha trasformato la città in un ibrido senza identità.
All’odierna amministrazione non si chiedono miracoli. Già rimettere in piedi il cartello e sostituirlo con uno nuovo sarebbe un primo passo avanti.