Sanremo. Il medico matuziano Fausto Parigi nella storia: è il primo ligure a completare la massacrante ultramaratona a piedi (in 40h38’) sul percorso ciclistico.
La storia molto particolare di un sanremese speciale. E’ quello del matuziano Fausto Parigi (Sanremo Runners), 51 anni, medico anestesista all’ospedale di Sanremo, podista per vocazione, che non pago dei due titoli italiani assoluti conquistati lo scorso anno – la “12 Ore su pista” e la “48 Ore su strada” – nei giorni scorsi ha compiuto un’altra impresa da incorniciare: ha affrontato il percorso da Milano a Sanremo come i ciclisti, ma a piedi.
Precisa il giornalista Franco Ranciaffi: “La “Milano-Sanremo” vanta una storia secolare che ha avuto un’evoluzione dalle quattro ruote alle due… gambe.
1906, in auto. Un percorso di circa 285 km divenuto celebre nel mondo. Quella prima volta si tenne il battesimo grazie all’ideazione della corsa di “vetturette” (piccole automobili da corsa dell’epoca) con itinerario, in due tappe, Milano-Acqui Terme-Sanremo; nella città dei fiori arrivarono solo due delle 30 auto partite, impiegando ben due giorni per completare il percorso. Un… disastro.
1907, in bicicletta. Visto l’insuccesso gli stessi organizzatori pensarono di utilizzare il percorso con biciclette, confidando come le due ruote fossero più sicure e veloci. Nacque così l’attuale corsa ciclistica Milano-Sanremo che vide all’arrivo 14 dei 33 partenti. Questa corsa, divenuta tra le più importanti al mondo, recentemente ha goduto della diretta televisiva in ben 154 paesi in cinque continenti.
1975, a piedi, il pioniere solitario. Il primo tentativo, riuscito, in solitaria di percorrere a piedi il percorso Milano-Sanremo si deve a Franco Tacchella, 46enne varesino, detto “L’antilope di Saronno”, che riuscì ad arrivare nella città dei fiori un’ora prima dei ciclisti; percorse la distanza di 288 km in 54 ore. Tra le numerose imprese compiute, alcuni mesi prima del “Sanremo” Tacchella aprì l’albo d’oro della migliore prestazione italiana delle “48 Ore in pista” percorrendo la distanza di 283 km.
2014, a piedi, i pionieri moderni. E’ l’anno che è stata creata la gara in versione podistica, che ha visto classificarsi 18 ultramaratoneti (una sola donna; in totale otto italiani e 10 stranieri). Lo scorso anno solo in 13 riuscirono ad arrivare a Sanremo (una donna; in tutto nove italiani e quattro stranieri). Mentre quest’anno sono stati 25 (quattro le donne; 12 italiani e 13 stranieri) i classificati in tempo massimo.
Tra questi ha inciso il suo nome nel libro della competizione anche il matuziano Fausto Parigi, nella storia unico ligure a completare a piedi il percorso “Milano-Sanremo”, quest’anno sulla distanza no-stop di 272 km, nel tempo di 40h38’, classificandosi al decimo posto”.
L’edizione podistica 2016. Per Fausto Parigi (Sanremo Runners), ma anche per tutti gli altri partecipanti, era impossibile contendere la vittoria al fuoriclasse portoghese Joao Felisbino Oliveira, 38 anni, arrivato a Sanremo in 29h08’, vincitore anche l’anno prima in 30h15’. Quindi via libera per la conquista del… secondo posto.
Tra i principali pretendenti ai posti d’onore l’ungherese Vajda, l’argentino Barnes, gli spagnoli Alonso-Nava e Schmid, lo svizzero Fatton, i tre belgi Bogaert, Depoortere e Vanmolecot, lo statunitense Levi Rizk e gli italiani più accreditati Calzolai, Di Palma, Notarangelo, Samuele e Scatolini e… Fausto Parigi.
Il nostro Fausto si è collocato in ottava posizione in provincia di Pavia, quindi una lenta rimonta che lo ha portato al quinto posto dopo 50 km, in terza posizione a Varazze (dopo 164,5 km), al secondo a Bergeggi (180 km), posizione che ha mantenuto sino all’ingresso di Diano Marina (239 km). Poi è iniziata una “crisi seria”, arrivato a Imperia Oneglia il nostro Fausto, che non riusciva né a correre né a camminare, è costretto ad uno stop forzato.
Un dramma durato circa sei ore. Ma questa attesa è stata premiata: in serata è ripartito correndo, direzione via Bonfante, via Trento, l’Aurelia, quindi l’ingresso nella pista ciclabile fino al meritata gloria. Intanto la sosta prolungata lo aveva relegato alla decima posizione, ma l’importante era arrivare al traguardo finale di Sanremo ed essere il primo ligure nella storia a compiere questa impresa.
Al suo arrivo in piazzale Vesco – Fausto ha impiegato 40h38’ (oltre l’una di notte) – è stato accolto da una folla festante, realizzando così un suo sogno. Fausto Parigi, portacolori della Sanremo Runners, ha dimostrato di avere carattere e determinazione non comune rispecchiandosi nel motto “Non sai mai quanto sei forte, finché essere forte è l’unica scelta che hai”.
Il viaggio. Questa la cronistoria dell’enorme prestazione del nostro medico podista. Nella cronologia sono indicate le località attraversate, i chilometri maturati, il tempo gara e la posizione di Fausto. La partenza (51 podisti iscritti) è avvenuta alla periferia di Milano alle otto del mattino:
- Milano, partenza;
- Pavia (28 km) in 1h47’, ottavo;
- Casteggio (53,5 km) 4h57’, quinto;
- Tortona (82 km) 7h48’, quinto;
- [Fausto accusa lieve dolore alla caviglia];
- Novi Ligure (98 km), quinto;
- Ovada (122 km) 12h24’, quinto;
- Masone (144 km), quinto;
- Passo del Turchino (148 km) in 15h39’, quinto;
- Voltri (159 km) 16h20’, quinto;
- Varazze (164,5 km), terzo;
- Savona (175 km), terzo;
- Bergeggi (180 km) 21h01’, conquista il secondo posto;
- Loano (208 km) 24h55’, secondo;
- Alassio (225 km) 26h08’, secondo;
- Diano Marina (239 km) 29h13’, terzo;
- Imperia Oneglia sosta forzata di circa sei ore!;
- Imperia, via Trento, 37h16’;
- Riva Ligure in 39h15’, decimo;
- Sanremo (272 km ca.) traguardo in 40h38’, decimo (su 21 uomini arrivati entro il tempo massimo di 48 ore).
Confessa Fausto Parigi: “Sportivamente questa mia prestazione non è stata granché, ma umanamente vale una pagina importante ed indelebile nella mia memoria”. Un ringraziamento alla squadra di supporto, formata di sei persone, oltre al socio fotografo Bruno Parodi (neo presidente del Cai Sanremo), che si adoperata per l’assistenza personalizzata lungo l’intero percorso.
Confessa Fausto Parigi: “Sportivamente questa mia prestazione non è stata granché, ma umanamente vale una pagina importante ed indelebile nella mia memoria”. Un ringraziamento alla squadra di supporto, formata di sei persone, oltre al socio fotografo Bruno Parodi (neo presidente del Cai Sanremo), che si adoperata per l’assistenza personalizzata lungo l’intero percorso.