23 Novembre 2024 00:56

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23 Novembre 2024 00:56

“IMPERIA SERVIZI” NELLA BUFERA. MULTATO PER UN MINUTO DI SOSTA IN PIÙ SULLE STRISCE BLU, SI SFOGA SU FACEBOOK E CHIEDE AL SINDACO…/ LA STORIA

In breve: La prima di carattere generale (assolutamente non riferita alle persone coinvolte in quel che ho raccontato) e cioè che sono sempre più intollerante verso una burocrazia ottusa e prepotente che non accetta mai di mettersi in discussione in nome del buon senso e non si preoccupa del danno che può causare al singolo come alla collettività. Quando ce la scrolleremo di dosso sarà sempre troppo tardi.

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Imperia. Ancora polemiche sull’Imperia Servizi. Un automobilista multato ieri, 18 aprile,  per un minuto di differenza rispetto alla sosta pagata si sfoga con un post su Facebook e chiede al Sindaco Capacci il rimborso della multa. Si tratta dell’ennesima polemica scaturita per l’operazione degli addetti dell’Imperia Servizi e più in generale per le sanzioni comminate.

“Oggi voglio raccontare una piccola storia di “ordinaria follia” che mi è da poco accaduta. Il luogo è la nostra Imperia, Oneglia per la precisione, in via Vivaldi che è quella piccola strada dietro ai palazzi, parallela a via Berio, la strada della stazione ferroviaria. E’ una via dove è facile trovare parcheggio, lato giardini Toscanini.

E qua arrivo, trovo posto, parcheggio e attraverso tra i palazzi per andare a pagare l’obolo per la sosta appunto in via Berio. Pago 50 cent ed ottengo un ticket che mi autorizza alla sosta fino alle 17:14.
Faccio le mie brave commissioni in un paio di negozi vicini (il più lontano è in piazza Dante) ma ho fortuna e mi sbrigo. Ritorno immediatamente all’auto, metto le mie compere nel portabagagli, entro in macchina, metto in modo e, mentre sto per partire, lo sguardo mi va su un perfido foglietto giallo che occhieggia da sotto la spazzola del tergicristallo.
Assomiglia ad una multa, ma non è possibile, penso. Recupero il biglietto dal cruscotto e leggo l’ora di scadenza: le 17:14. Guardo il mio orologio e sono le 17:20. Ipotizziamo che tutte le operazioni che ho fatto e descritto sopra siano state velocissime, per cui certamente sono arrivato all’auto tre minuti prima.
Il mio primo istinto è stato di guardarmi intorno per cercare l’ausiliario del traffico che ha fatto la multa pochi istanti prima. Nessuno è in vista lungo tutta la strada. Corro in via Berio ed anche lì nessuno è in vista. Impossibile volatilizzarsi in questo modo in pochi minuti. O almeno sarebbe impossibile per qualcuno che non si allontani a passo molto veloce o non sia per caso dietro un angolo o in qualche “recanto” come diciamo noi a Oneglia.

Ma sto divagando e certamente immaginando comportamenti mai avvenuti. Ritorniamo alle cose concrete. Da buon Onegliese che è andato ad abitare “di là dell’acqua”, so però che in piazza della stazione c’è una sede di Imperia Servizi e in un paio di minuti sono là e con la documentazione alla mano entro nell’ufficio per fortuna aperto al pubblico.
Mostro all’addetto il biglietto della sosta pagata e la multa appena fatta chiedendogli se c’è possibilità di rimediare all’evidente errore. L’atteggiamento è quello tipico di chi si mette sulla difensiva (della serie: il cittadino ha sempre torto). O forse sono io che sono prevenuto. Al che rispondo alle domande che secondo me dovrebbero chiarire tutto. E mi viene spiegato l’arcano. La multa non mi è stata fatta perché ho sforato la sosta di un minuto. Mi è stata fatta perché non ho esposto lo scontrino. E’ ben specificato sulla multa stessa.
A dimostrazione di ciò l’addetto allo sportello telefona all’ausiliario del traffico chiedendogli se sul cruscotto della Clio di cui alla multa fatta qualche minuto prima era esposto o no il biglietto del pagamento sosta. Voi che leggete cosa pensate che abbia risposto l’interpellato? Si, il biglietto era esposto ed ho fatto finta di non vederlo? 
A me è stata riferita questa risposta: non vi era alcun biglietto di pagamento sosta esposto. Ho aggiunto: non sarebbe più corretto e prudente affermare che l’addetto non lo ha visto? Un errore è sempre possibile. Un riflesso del sole. Il fastidio dovuto alla giornata molto ventosa. Una distrazione. “Il pubblico ufficiale non si sbaglia. Se lui afferma che il biglietto non era esposto, così è!” è stata la replica che ho ricevuto.
Ancora uno scambio di battute circa il fatto che non avrei reso perso l’occasione di rendere pubblica una storia storia così gustosa e dall’altra sono stato invitato a non affermare che mi è stata fatta una multa per aver sforato di un minuto il tempo di sosta pagato.

Raccontati i fatti mi preme fare delle considerazioni.
La prima di carattere generale (assolutamente non riferita alle persone coinvolte in quel che ho raccontato) e cioè che sono sempre più intollerante verso una burocrazia ottusa e prepotente che non accetta mai di mettersi in discussione in nome del buon senso e non si preoccupa del danno che può causare al singolo come alla collettività. Quando ce la scrolleremo di dosso sarà sempre troppo tardi.

La seconda è che non conosco chi mi ha fatto la multa e non mi interessa identificarlo personalmente. La sua firma è illeggibile, so solo che è la matr. (…). D’altra parte è solo un ingranaggio di un sistema dove evidentemente esiste qualche carenza di accuratezza. Ma un errore è sempre comprensibile. Quel che manca è l’umiltà di rendersene conto e di riconoscerlo. Circa poi la mancanza di precisione che ho affermato, se guardate bene sul verbale che pubblico allegato, l’addetto ops scusate, il “Pubblico ufficiale” si è scordato di completare la multa con l’importo della sanzione ridotta in caso di pagamento entro i 5 giorni. Credo che burocraticamente questa omissione potrebbe invalidare il verbale. Ma in fin dei conti non è mia intenzione usare la burocrazia per contrastare la burocrazia.
Sono assolutamente consapevole che lo scontrino della sosta era esposto sul cruscotto dell’auto così come sono certo che il pubblico ufficiale matricola n. (…) sia assolutamente convinto che non era in evidenza. Quando sono tornato all’auto ero solo. Fossi stato in compagnia di qualcuno, in questo momento non starei a scrivere qua ma, con queste risposte ricevute, sarei già stato in Procura.  
Pagherò il verbale entro i 5 giorni prescritti anche perché far ricorso certamente mi costerebbe di più dei 30 e rotti euro che dovrò pagare. Non diventerò più povero per questo.
Però tali soldi non rappresentano per me il superfluo e quindi rivolgo con questo mio scritto istanza al Sindaco di rimborso della multa. Perché io la sosta la avevo regolarmente pagata e lo scontrino era in vista sul cruscotto dell’auto.”

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