“A metà febbraio, quindi non più di pochi mesi fa, il PD, anche con una certa tracotanza e con poco rispetto dei colleghi di maggioranza, fece uscire un decalogo con una disamina puntigliosa e severa, che sapeva tanto di ultimatum, sulle cose che non vanno in città ( e sono molte), annunciando un rinnovato impegno per risolverle“. A scrivere è il coordinatore comunale di Forza Italia ad Imperia, Antonello Ranise, commentando con una nota stampa la seduta del Consiglio Comunale di ieri sera, mercoledì 20 aprile.
“Ora, come sanno anche i più sprovveduti, se si vuol veramente “consigliare” sindaco e maggioranza senza aprire un caso politico (ma questo era invece il vero intento), lo si fa in riunione di maggioranza o in giunta e comunque in sedi opportune. Se lo si fa sui giornali è per mandare segnali ben precisi.
Ieri, il consigliere Re, a cui va riconosciuto di avere i cosiddetti “attributi”, e di portare avanti una critica coerente e coraggiosa (che non è nata iniziata ieri o ieri l’atro), è stato bacchettato senza tanti complimenti da autorevoli esponenti del PD (peraltro non mi è parso che lo stesso Re se ne preoccupasse più di tanto). Si è parlato di clima da campagna elettorale, come se il diritto di criticare fosse per forza pretestuoso.
A questo proposito vorrei tranquillizzare tutti: non mi sento affatto in campagna elettorale. Ora Re si è reso “colpevole” di aver segnalato, in modo puntiglioso e severo, tutte le carenze che questa Amministrazione ha, e i nodi che non riesce a risolvere. Sono le critiche che la minoranza e FI in testa, da tempo portano all’attenzione dei cittadini e del consiglio comunale. Nulla più. Esattamente come fece il PD due mesi fa.
Cos’è cambiato allora? Semplice, il messaggio del PD è andato a segno, c’è stato un rimpasto sostanzioso in giunta (nuova politica mah…) e Il PD ha indubbiamente capitalizzato deleghe cruciali (prima fra tutte la delega all’Amministrazione Finanziaria, immagino con gran sollievo dell’ assessore Abbo, definito stanco). Ora sarà stato pur stanco e spero non si riposi troppo ai lavori pubblici, ma non credo, con tutto il rispetto, che l’assessore Risso sia più competente di Abbo in materia di bilancio, visto che se ne occupa anche di professione. La realtà è un’altra. Il più triste teatrino della vecchia politica ha imposto al PD di mostrare i muscoli e far vedere chi comanda veramente. Sindaco e maggioranza si sono giocoforza dovuti piegare. L’analisi impietosa di Re lo ha ulteriormente evidenziato. Bene adesso lo sappiamo. Il PD non avrà più alibi, di fronte ai cittadini e alla stessa maggioranza. Noi da tempo avevamo previsto che sarebbe finita così, ma è una ben magra consolazione”.