Imperia. Si è tenuta, ieri mattina, nell’ufficio del giudice per le indagini preliminari Massimiliano Rainieri, l’audizione della psicologa che ha effettuato una perizia sulla capacità di testimoniare della 13enne di Imperia, difesa dall’avvocato Francesco Ramò, trovata in atteggiamenti sessuali, assieme a due, ormai ex militari, maggiorenni dai carabinieri di Pieve di Teco durante la sagra “Du Pan Fritu” a San Bernardo d’Armo.
Dalla perizia, richiesta dal Pubblico Ministero Maria Paola Marrali dopo l’incidente probatorio effettuato nelle scorse settimane, è emerso che la capacità di testimoniare della 13enne “non può definirsi completa”. Un verdetto che potrebbe a questo punto cambiare le sorti dell’indagine se il P.M. terrà conto anche delle diverse versioni, in alcuni casi discordanti, rilasciate dalla presunta vittima.
La giovane in un primo momento avrebbe dichiarato che si trattava di un rapporto consenziente, dai referti medici non risulterebbero segni di violenza, ma la Legge vieta rapporti sessuali con persone minori di 14 anni. Per i militari si potrebbe anche aprire un altro fronte, infatti, al momento dell’identificazione da parte dei carabinieri avrebbero fornito false generalità.
I due militari dell’Esercito, difesi dagli avvocati Stefania Uva e Simona Rota sono indagati con l’accusa di violenza sessuale e sono stati congedati dall’esercito a causa della vicenda. Ora toccherà al PM decidere se chiudere le indagini e richiedere il rinvio a giudizio oppure l’archiviazione.