Il Comune di Imperia ha sforato il termine ultimo per l`approvazione del bilancio preventivo, fissato dal Ministero dell`Interno per il 30 aprile. Questa mattina, infatti, la Giunta Comunale ha approvato il quadro generale riassuntivo del bilancio di previsione 2016-2018, ma non il bilancio preventivo che, al contrario, verrà licenziato nella seduta della Giunta in programma giovedì prossimo, 5 maggio.
E’ stato lo stesso assessore al bilancio del Comune di Imperia Fabrizio Risso a spiegare il perché del ritardo: “Purtroppo oggi scadono contemporaneamente i termini per l’approvazione del bilancio di previsione e del rendiconto consuntivo. È una coincidenza che fino ad ora non si era mai verificata e che investe pesantemente il personale degli uffici finanziari del Comune, già provato dal perdurare dei limiti delle assunzioni. A ciò si deve aggiungere che gli uffici in questi mesi sono stati anche gravati da continue richieste di informazioni da parte della Corte dei Conti e del Ministero delle Finanze, istanze che hanno reso necessari ulteriori sforzi da parte del personale. Nonostante ciò, oggi approviamo questo quadro generale riassuntivo, che garantisce il pareggio di bilancio necessario alla redazione dello schema formale di bilancio di previsione che sarà approvato in un’apposita seduta di Giunta e successivamente trasmesso all’Organo di Revisione e al Consiglio Comunale per la presentazione e successivamente per l’approvazione . D’altra parte la novità normative introdotte hanno fortemente rallentato il processo tecnico di redazione del bilancio”.
Un ritardo che potrebbe anche portare a un richiamo del Prefetto o a un Commissariamento, tutte ipotesi però scartate dal Sindaco di Imperia Carlo Capacci che, contattato da ImperiaPost, ha dichiarato: “Non c’è nessun problema. Mancano solo alcuni allegati, lo schema è già stato approvato questa mattina. Nella giornata di giovedì approveremo il bilancio vero e proprio e lo porteremo in consiglio comunale per l’approvazione definitiva. Conseguenze? Nessuna direi. Ci sono migliaia di Comuni nella nostra stessa situazione. Poi saranno comunque le autorità competenti a decidere”.