“La paventata notizia della possibile-probabile demolizione dell’ascensore della Marina di Porto è un’altra brutta notizia, ennesimo segnale del fallimento dell’Amministrazione Comunale. A leggere le dichiarazioni dell’assessore Abbo la prima reazione è stata di amarezza”. A dichiararlo è Antonello Ranise, coordinatore comunale FI Imperia.
“Nessuno vuole qui negare le problematiche connesse al funzionamento dell’ascensore, – prosegue Ranise – ma è certo che decidere di demolirlo è un segno di resa, di manifesta incapacità a mantenere un bene importante facente parte di un progetto ben più ampio. Se non sbaglio, la stessa RT si era offerta di occuparsi della manutenzione ordinaria, offerta respinta dal Comune. E’ mancata ancora una volta la manutenzione ordinaria, ed è mancata e manca una visione d’insieme, un progetto. La soluzione più pratica e di maggior buon senso, a questo punto, sarebbe stata rinunciare all’ultimo ascensore del Parasio, e impiegarne il finanziamento per ristrutturare ex-novo l’ascensore della Marina, rivelatosi alla prova dei fatti di grande utilità con un flusso anche superiore alle aspettative. Invece nel frattempo l’Amministrazione ha percorso altre soluzioni, sbagliate, tra cui i “bus-navetta”, costosi e ampiamente sottoutilizzati; è mancata un’opera costante di manutenzione e di valorizzazione dell’opera, magari anche di sorveglianza e di controllo, come avviene in molte città, (impiegando, ma è solo un esempio, i lavoratori di Imperia Servizi). Ora infine si parla di demolizione, che comunque graverà pesantemente sulle casse del Comune e quindi dei cittadini. Oltre all’amarezza c’è rabbia. Gli ascensori non erano un lusso, questo in particolare, ma non solo, era pensato per migliorare la qualità di vita e l’accesso ai centri storici dei turisti, degli anziani, dei cittadini comuni, e rientrava nell’ottica di un complessivo abbattimento degli ostacoli e delle barriere architettoniche sia a vantaggio soggetti più fragili che per i disabili. Ricordo personalmente diversi incontri con le Associazioni di Volontariato e di categoria, per ovviare alle molte problematiche che una cittadina come Imperia, posta su più livelli, può presentare. Sembra invece che non ci sia limite al peggio, e, se confermata, questa notizia va ancora una volta nella direzione di un degrado ulteriore”.