26 Dicembre 2024 09:39

26 Dicembre 2024 09:39

IMPERIA. AGGREDÌ CON UNA TESTATA IL MAGGIORE DEI CARABINIERI. 40ENNE CONDANNATO A 1 ANNO E 8 MESI DI RECLUSIONE/ L’UDIENZA

In breve: L`uomo fu arrestato dagli uomini dell'Arma e processato per direttissima lo scorso 9 aprile dove il giudice convalidò l'arresto disponendo il carcere per l'imputato.

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Imperia – Un anno e otto mesi di carcere. È questa la pena inflitta dal giudice Maria Grazia Leopardi a Paolo Iuliano, il 40enne sanremese, che nella notte tra l’8 e il 9 aprile scorso aggredì con una testata al volto il maggiore dei Carabinieri Emanuele Gnoni del Nucleo operativo di Imperia. Iuliano fu arrestato dagli uomini dell’Arma e processato per direttissima lo scorso 9 aprile dove il giudice convalidò l’arresto disponendo il carcere per l’imputato.

Questa mattina, Iuliano è ricomparso in aula difeso dall’avvocato Luca Ritzu di Sanremo che ha chiesto il patteggiamento per il suo assistito a 1 anno e 8 mesi di reclusione con l’offerta risarcitoria pari a 2600 euro da corrispondere al Maggiore Gnoni. “Mi sono reso conto di aver fatto un enorme sbaglio” ha detto Iuliano al giudice.

L’avvocato Ritzu ha anche chiesto e ottenuto dal giudice gli arresti domiciliari per Iuliano che, dopo poco più di un mese di carcere, sarà ospitato dalla madre fino all’estinzione della pena. Ad assistere Gnoni l’avvocato Andrea Rovere che ha rinunciato alla sua nota spese in favore dell’Arma dei Carabinieri. Il PM Francesca Scarlatti non si è opposta alle richieste del difensore di Iuliano. Il giudice ha così inflitto la pena di 1 anno e 8 mesi di arresti domiciliari disponendo per Iuliano il divieto di allontanarsi dal domicilio della madre senza l’autorizzazione del tribunale e di avere rapporti telefonici e telematici con chiunque a parte la madre e la fidanzata.

Secondo la ricostruzione del Maggiore Gnoni – lo ricordiamo- Iulaino avrebbe tentato di offrirgli da bere ma quando il Maggiore ha rifiutato l’uomo sarebbe andato in escandescenze colpendo il militare con una testata, procurandogli la frattura del setto nasale.

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