Il dirigente del settore Patrimonio del Comune di Imperia Ilvo Calzia è stato rinviato giudizio dal Giudice per le Indagini preliminari Massimiliano Raineri (Pm Alessandro Bogliolo) con l’accusa di abuso d’ufficio nell’ambito di un’inchiesta sulle realizzazione del complessione residenziale Le Vele sul Lungomare Amerigo Vespucci. Il processo, davanti al giudice monocratico, prenderà il via il prossimo 1 dicembre.
Nel dettaglio a Calzia, al tempo dei fatti dirigente del settore Urbanistica del Comune (poi sospeso, e successivamente reintegrato, per via dell’inchiesta sul porto turistico, sfociata nel processo di Torino che si è concluso con l’assoluzione di tutti gli imputati, compreso il Calzia, accusato di abuso d’ufficio), viene contestata la firma sull’autorizzazione alla realizzazione del complesso senza l’autorizzazione dell’ufficio delle Dogane. Autorizzazione che, secondo gli inquirenti, sarebbe stata necessaria (doveva essere richiesta dal dirigente al soggetto privato) nel rispetto delle normative che impongono, per le costruzioni sul litorale, una distanza superiore ai 30 metri. In realtà, tra il complesso Le Vele e il mare ad oggi ci sono ben più di 30 metri (circa 150), ma secondo le carte demaniali, mai aggiornate, la distanza è inferiore.
“Siamo rimasti sorpresi dal rinvio a giudizio – commenta a ImperiaPost il legale di Calzia, l’avvocato Frank – La documentazione sembrava aver chiarito la regolare realizzazione della struttura. Siamo comunque convinti di dimostrare l’estraneità ai fatti del nostro assistito in fase di dibattimento”.