Diano Marina. “Maggiori esborsi e più oneri per gli utenti! Ecco il vero volto della vecchia politica e di Rivieracqua su un tema, quello dell’acqua pubblica, che è da sempre una delle cinque stelle del MoVimento.
L’acqua è un bene pubblico inviolabile, come è stato sancito da oltre 26 milioni di italiani con il referendum del 2011 e come abbiamo ribadito nel programma elettorale del MoVimento 5 Stelle a Diano Marina.
Evidentemente non la pensa così il Comune che si è ben guardato di informare e rendere partecipe la cittadinanza su questa manovra gestionale, mostrandosi una volta di più prono ai diktat di Rivieracqua. Ma gli acquedotti sono comunali e, quindi, a tutti gli effetti, di proprietà dei cittadini di Diano Marina.
Invece negli ultimi mesi si sono verifcati numerosi casi di interruzione del servizio di erogazione dell’acqua a utenti morosi, sia con la piombatura sia, addirittura, con la rimozione del contatore. Un’azione coercitiva che produce, di fatto, lo scioglimento del contratto di fornitura, obbligando il cittadino a sottoscriverne uno nuovo con maggiori oneri.
Non solo. La voce principale delle bollette è la quota fissa per la gestione dell’acquedotto, che a Diano Marina raggiungerebbe una dispersione del 40%. Risultato? Costi elevatissimi, a fronte di un servizio a tratti scadente (vedi interruzioni o bassa pressione in alta stagione).
Siamo di fronte a una società che, a parole, si professa garante dei diritti dei cittadini e, nei fatti, aumenta immediatamente i costi del servizio senza spiegare nulla circa i suoi intenti o i suoi progetti presenti e futuri. Il tutto con l’avallo di un sindaco complice nell’affossare i diritti basilari dei dianesi, indebitandoli. È questa l’idea di politica a cui dovremmo affidare i prossimi cinque anni di amministrazione? Altri cinque anni di superficialità, logiche di partito e interessi dei soliti (pochi) noti che nulla hanno a che vedere con le reali esigenze dei cittadini.
Non resteremo a guardare inermi mentre l’acqua pubblica viene trattata come merce di scambio di interessi privati, il cui scontrino finale finirà come sempre in bolletta. La vecchia politica ha ufficialmente rinunciato al proprio ruolo di amministratore, delegando beni primari come l’acqua ai privati, alle multinazionali, alla finanza delle banche. E, mentre i grandi gruppi si arricchiscono, i cittadini dianesi restano senz’acqua o con un servizio sempre più scadente.
Tutto questo con il MoVimento 5 Stelle dal 5 giugno cambierà. Il motivo è semplicissimo: perché non abbiamo amici o amici degli amici da difendere, né compromessi o accordi da mantenere. L’unica “lobby” che difenderemo è quella dei cittadini.“
Per ulteriori chiarimenti
http://youtu.be/x8kkGnyTOUI
Simone Borgarello, candidato sindaco M5S Diano Marina