Sembra non avere fine la querelle tra il Comune di Imperia e la Rari Nantes sulla gestione della piscina “Felice Cascione”. Questa mattina, la società giallorossa, attraverso il suo organo online ufficiale ha reso nota la notizia del parere dell’Agenzia delle Entrate, secondo cui il versamento di 100 mila euro della Rari Nantes, come imposta di registro, al Comune di Imperia non fosse dovuto. Aspetto quest’ultimo di grande rilevanza in quanto il tira e molla tra Comune e Rari Nantes sulla firma del contratto, durato oltre un anno, è stato in parte dovuto proprio all’imposta di registro.
L’Agenzia delle Entrate nel suo parere, richiesto proprio dalla Rari Nantes, oltre ad aver chiarito i dubbi sull’imposta di registro, ha anche comunicato che il versamento di 354 mila euro del Comune alla Rari Nantes per la gestione della piscina è soggetto all’iva (22%). A questo punto dunque a meno di ulteriori interpretazioni giuridiche il Comune sembra destinato a dover restituire i 100 mila euro alla Rari Nantes e a pagare l’iva sul contributo.
Nel pomeriggio è arrivata anche la presa di posizione dell’assessore allo sport Simone Vassallo:“Oggi la Rari Nantes ha comunicato l’esito dell’istanza presentata all’Agenzia delle Entrate per capire se il contratto di servizio per la gestione della piscina Cascione sia soggetto a iva o meno”.
L’Agenzia ha chiarito che “Al concessionario, a fronte dell‘assolvimento degli obblighi gestionali (garantire l’utilizzo degli impianti in concessione a tutti i richiedenti in condizioni di uguaglianza; disporre tariffe articolate con agevolazioni per anziani, fasce deboli e disabili; garantire ai disabili psicofisici la possibilità di utilizzo degli impianti a condizioni adeguate al loro stato; stabilire una convenzione economica con asili nido, scuole dell’infanzia, scuole primarie, medie inferiori e superiori, università, etc), è disposta la corresponsione di un contributo di Euro 354.000,00 aggiornato con gli indici ISTAT. Tale contributo, si colloca, pertanto, nell’ambito di un rapporto sinallagmatico, rappresentando il corrispettivo di specifiche prestazioni rese nei confronti dell’Ente pubblico”.
Sul contributo che il Comune versa alla ASD Rari Nantes, per assicurare l‘equilibrio economico-finanziario della gestione della piscina comunale, si deve quindi applicare l’IVA al 22% . Tale contributo trova la sua controprestazione, a carico del concessionario, nei vari obblighi che quest’ultimo assume.
“Mi spiace che di una questione puramente tecnica se ne sia venuti a capo soltanto oggi incidendo purtroppo sulle casse comunali ma il compito della politica a mio parere in questo caso non deve incidere minimamente su tale aspetto . Compito di altri sara’ eventualmente entrare in merito alla situazione definita di oggi o di quello che invece e’ stato fatto nel passato ; ribadisco nuovamente che il mio impegno sara’ quello di garantire che la piscina come Impianto pubblico Comunale possa essere utilizzata nel migliore dei modi e condizioni da tutti gli utenti. Finalmente abbiamo chiuso questa vicenda che si è protratta anche troppo a lungo. Dopo tutte le polemiche sorte sul concessionario e anche sulla gestione dell’impianto natatorio, auspichiamo che ora si possa lavorare serenamente concentrandosi sulla qualità dell’impianto e dei servizi offerti – dice l’assessore allo Sport, Simone Vassallo.