La conferenza capigruppo ha fissato per il prossimo 7 giugno il consiglio comunale monotematico per discutere del futuro dell’Agnesi. Lo storico pastificio di via Schiva , dunque, torna ad essere all’ordine del giorno dell’assise comunale.
Al momento, però, manca ancora un accordo tra le forze politiche sul testo della mozione da presentare in consiglio. Promotori dell’iniziativa, in particolare, Imperia Bene Comune (Gianfranco Grosso e Mauro Servalli) e Imperia Riparte (Giuseppe Fossati), già concordi sui punti chiave della mozione. Manca però l’intesa con il Partito Democratico.
Tre i punti fondamentali della mozione, tutti con l’obiettivo di convincere Colussi a restare a Imperia e a non chiudere l’Agnesi.
– No, in caso di chiusura dell’Agnesi, alla variante presentata dal patron Colussi per quel che concerne il progetto “La Porta del Mare”, con la quale si chiede il ribilanciamento delle superfici commerciali in favore di quelle residenziali, la rotazione di una palazzina con vista mare e appartamenti destinati al social housing.
– Mantenere la destinazione industriale dello stabile che ospita, ad oggi, il pastificio Agnesi.
– In caso di chiusura dell’Agnesi modifica del Piano Urbanistico Comunale con destinazione d’uso differente per l’area di proprietà di Colussi e destinata ad ospitare il progetto “La Porta del Mare”. L’idea è quella di destinare l’area a progetti di pubblica utilità, ad esempio un grande parcheggio.
Ed è proprio sul terzo e ultimo punto che sorgono le maggiori differenze di opinione tra il Partito Democratico e i promotori Imperia Bene Comune e Imperia Riparte. Un nuovo incontro è previsto per la giornata di giovedì, quando il Pd presenterà la propria proposta di mozione. L’obiettivo è quello di elaborare un testo unico da presentare in consiglio comunale.
E’ la seconda volta in pochi mesi che il caso Agnesi approda in consiglio comunale. La prima volta, nel gennaio del 2016, l’assise terminò tra le polemiche.