È sulle tanto discusse “ciappe” l’inchiesta della Corte dei Conti sui lavori di pedonalizzazione di via Cascione che ha portato i Carabinieri a sequestrare svariati documenti sia negli uffici del Comune di Imperia, sia in quella della Soprintendenza a Genova.
Nel dettaglio, l’ipotesi di illecito su cui indaga la Corte dei Conti è quella di danno erariale. Oggetto dell’inchiesta i presunti danni provocati alle basole di via Cascione nel corso dei lavori. Danni che metterebbero a repentaglio un importante patrimonio pubblico, da qui la contestazione di danno erariale.
L’inchiesta, a quanto si apprende, sarebbe partita a seguito di un esposto orale ai Carabinieri di Imperia. Nei giorni scorsi, però, la Soprintendenza ha definitivamente chiarito che le basole, di provenienza toscana, risalgono al 1931 e che, come ha chiarito l’assessore ai lavori pubblici Guido Abbo in consiglio, “non sono di grande pregio“. La Soprintendenza, inoltre, ha chiarito che alcune delle basole sarebbero già state trovate danneggiate al momento della rimozione da via Cascione e che le operazioni della ditta Silvano rispetterebbero tutte le normative vigenti. Elementi, questi ultimi, che saranno decisivi nel proseguio dell’inchiesta della Corte dei Conti?