Ventimiglia. Alessandro Piana, capogruppo della Lega Nord in Regione Liguria e membro del consiglio provinciale del Carroccio di Imperia, interviene in merito alle autosospensioni di massa dei consiglieri comunali Pd nel Comune di Ventimiglia, primo cittadino compreso.
«Sono solidale con il sindaco di Ventimiglia Ioculano di cui apprezzo il gesto di coraggio e di onestà intellettuale. Le dimissioni di massa dal Pd dei consiglieri Pd nella città di confine sono la dimostrazione lampante del grado di menefreghismo raggiunto dal governo Renzi nei confronti dei territori e dei sindaci che lo amministrano, anche se sono dello stesso colore politico». Così interviene Alessandro Piana, capogruppo della lega Nord in Regione Liguria, in merito all’autosospensione di massa all’interno dell’amministrazione comunale di Ventimiglia da parte dei consiglieri Pd. «Sono mesi che denunciamo la situazione diventata insostenibile al confine e che poniamo l’accento sui rischi per la sicurezza, la salute pubblica e le ricadute negative per il turismo nella zona – dice Piana – la chiusura del centro di prima accoglienza, che abbiamo accolto con favore, pensavamo fosse un primo passo per la reale risoluzione di un’emergenza immigrazione fuori controllo che dura ormai da un anno. Purtroppo alla decisione del ministro Alfano non sono poi seguiti fatti concreti per mettere realmente fine allo scempio che da mesi si consuma nelle piazze e nelle vie di Ventimiglia con bivacchi improvvisati e scene da terzo mondo. La misura è colma e l’autosospensione del sindaco Ioculano, abbandonato per mesi da Renzi e dai suoi ministri, ne è l’eclatante dimostrazione. La Regione Liguria, nei limiti delle proprie competenze, come anche è stato riconosciuto in queste settimane dallo stesso Ioculano, ha sempre monitorato la situazione dal punto di vista sanitario e ha sostenuto, in tutte le sedi competenti, le legittime istanze di una città allo stremo. Al contrario il governo ha lasciato che Ventimiglia si trasformasse in una landa dimenticata, ai confini dell’impero, in balia di sbandati che le sole forze dell’ordine, tra grandi sforzi e rischi per la propria salute, hanno tentato di arginare».