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24 Novembre 2024 00:04

IMPERIA. CASO AGNESI. IL CONSIGLIO COMUNALE CONTRO COLUSSI: “HA DISATTESO GLI IMPEGNI, BOCCEREMO…”/LA MOZIONE

In breve: Martedì 7 giugno il consiglio comunale di Imperia affronterà il delicato tema del futuro del pastificio Agnesi, destinato a chiudere entro la fine del 2016. Tutte le forze politiche hanno elaborato...

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Martedì 7 giugno il consiglio comunale di Imperia affronterà il delicato tema del futuro del pastificio Agnesi, destinato a chiudere entro la fine del 2016. Tutte le forze politiche hanno elaborato il testo di una mozione da presentare in consiglio con l’obiettivo di mettere spalle al muro l’imprenditore Angelo Colussi che, ad oggi, non ha ancora presentato un piano industriale ne offerto alcun tipo di garanzia sul futuro dello storico stabilimento di via Schiva e dei suoi dipendenti.

Nel dettaglio, nella mozione le forze politiche accusano Colussi di “aver disatteso gli impegni finora assunti con la città di Imperia” e chiede al Sindaco e alla Giunta di bocciare la variante urbanistica al SUA presentata da Colussi per il progetto “La Porta del Mare” che prevede la riqualificazione dell’area “Ex Ferriere”.

Variante che, si legge nella mozione, è fortemente penalizzante per l’interesse pubblico ed orientata esclusivamente a massimizzare l’interesse privato, cosa che appare ancor più evidente se vista ed analizzata in relazione alla Convenzione sottoscritta tra Comune e imprenditore e in corso di validità”.

Le forze politiche tutte, inoltre, chiedono a Sindaco e Giunta di mantenere l’attuale destinazione urbanistica “insediamento industriale esistente” per l’area produttiva dello stabilimento Agnesi e, nel caso in cui Colussi non realizzi il progetto “La Porta del Mare” così come approvato, ovvero senza variante, di rivedere le destinazioni urbanistiche dell’area “Ex Ferriere”per renderle il più possibile coerenti con la generale riqualificazione prevista per la limitrofa area di parco urbano e più in generale per un sostenibile sviluppo urbanistico della città di Imperia e il più possibile rispondenti all’interesse pubblico in termini di impatto ambientale e funzionale”.

 

ECCO IL TESTO DELLA MOZIONE 

PREMESSO CHE

– la vertenza Agnesi, iniziata a causa dell’annuncio del gruppo Colussi di voler terminare la produzione di pasta è proseguita con le definitive dichiarazioni dell’imprenditore di chiudere lo stabilimento a fine anno, con ricadute che sarebbero sicuramente pesantissime su tutta la città;
– la chiusura dello stabilimento di Imperia rappresenterebbe un danno irreparabile, oltre che per tutti i lavoratori dell’Agnesi e dell’indotto, per l’intera città, che non può permettersi la perdita di posti di lavoro conseguenti alla chiusura di una delle realtà più importanti del suo tessuto produttivo e con immagine più rappresentativa del suo ruolo in campo agroalimentare;
– il marchio Agnesi, per storia, cultura e tradizione, è indissolubilmente legato alla città di Imperia ed avrebbe dovuto costituire uno dei perni fondamentali dello sviluppo dell’auspicato distretto agroalimentare da realizzare ad Imperia, anche per promuovere nel mondo l’importanza della dieta mediterranea e di conseguenza, fornire ai prodotti di eccellenza del territorio importanti possibilità di sviluppo e commercializzazione sui mercati nazionali ed esteri, con ovvie ricadute dal punto di vista occupazionale sul tessuto locale.
– il Comune di Imperia, di concerto con le altre Istituzioni, ha cercato di compiere ogni trattativa possibile per scongiurare la chiusura dello stabilimento e, anzi, rafforzarne la produzione in un momento così delicato per il tessuto produttivo imprenditoriale di questa città, ma ad oggi non è giunta alcuna concreta risposta dall’imprenditore;

CONSIDERATO che:
– negli incontri ufficiali svolti tra rappresentanti della Colussi e le organizzazioni Sindacali e presso il MiSE, l’azienda, nonostante i ripetuti impegni assunti, non ha presentato nessun piano industriale organico ed ha ribadito la volontà di cessare la produzione di pasta alla fine del 2016;
– ancora nell’ultimo incontro in Regione il management non ha annunciato alcuna apertura in merito né fatto alcuna richiesta specifica di finanziamento per mantenere e incentivare la produzione della pasta ad Imperia, in una visione che sembrerebbe ormai orientata ad un definitivo spostamento della produzione a Fossano;
anche l’iniziale progetto alternativo proposto dall’azienda di coinvolgimento di imprenditori locali per un’attività di marketing territoriale e distribuzione di prodotti succedanei alla pasta, rimasto sempre estremamente vago nonché irrealizzabile in assenza di coinvolgimento e preparazione delle maestranze attualmente impiegate, è di fatto abbandonato, dimostrando strategie imprenditoriali volte ad altre realtà;

RITENUTO che:
il mantenimento della produzione nello stabilimento di Imperia e la salvaguardia degli attuali livelli occupazionali debba rappresentare una priorità assoluta per il Comune di Imperia e per la città nel suo complesso, a prescindere da qualsiasi altra proposta alternativa, peraltro mai pervenuta;
– Il Gruppo Colussi, non avendo ancora presentato un piano industriale dettagliato e organico, né un piano finanziario di alcuna natura, non avendo dato certezze di investimenti nello stabilimento e sul mantenimento dei livelli occupazionali, né presentato ufficialmente qualsivoglia progetto alternativo, abbia disatteso gli impegni finora assunti con la città di Imperia.
– l’investimento immobiliare concesso all’imprenditore relativamente alla c.d. “Porta del mare” nel 2009 non poteva prescindere anche indirettamente da una ricaduta positiva dell’investimento stesso sull’attività dello stabilimento, essendo caratterizzato da significative varianti al P.R.G., nonché importanti volumetrie, impattanti in modo deciso sul fronte mare della Città che dovevano essere per forza parte di un impegno più profondo e pregnante, in grado di garantire da parte dell’azienda una conseguente ed adeguata risposta occupazionale in termini di reinvestimento nell’attività industriale, impegno che era stato sottoscritto con il protocollo di intesa del 2003, firmato tra il Comune di Imperia, l’Azienda, i Sindacati e Confindustria, in base al quale, a fronte della futura approvazione del SUA “La Porta del Mare”, vi era l’impegno dell’Azienda a garantire consistenti investimenti diretti a mantenere la produzione ed i livelli occupazionali ad Imperia;
le vicende aziendali degli anni successivi e degli ultimi mesi abbiano fatto sì che tale garanzia sia ad oggi venuta meno;
detto SUA non abbia avuto alcuna attuazione sino ad oggi per scelta della proprietà dell’area, e che nulla sia stato realizzato di quanto previsto e sottoscritto nella apposita convenzione;

RITENUTO, inoltre, che anche la richiesta di variante al progetto originariamente approvato, presentata da Colussi nel corso del 2012, sia fortemente penalizzante per l’interesse pubblico ed orientata esclusivamente a massimizzare l’interesse privato, cosa che appare ancor più evidente se vista ed analizzata in relazione alla Convenzione sottoscritta tra Comune e imprenditore e in corso di validità;

TENUTO CONTO che, qualora il soggetto attuatore non proceda nei tempi ancora disponibili per legge alla realizzazione del SUA così come approvato, l’Amministrazione Comunale si troverà nelle condizioni di programmare e pianificare lo sviluppo urbanistico ed ambientale di quelle aree alla luce delle mutate condizioni sociali ed economiche del territorio

IMPEGNA
il Sindaco a continuare a farsi parte attiva, in tutte le sedi istituzionali, nel richiedere con forza al Gruppo Colussi la presentazione di un piano industriale e finanziario organico ovvero la sottoscrizione di impegni a garanzia della prosecuzione della produzione e del mantenimento degli attuali livelli di occupazione nell’impianto di Imperia.

DELIBERA
– di esprimere indirizzo alla Giunta Comunale per respingere la richiesta di variante al SUA Porta del mare , presentato nel corso del 2012, per tutto quanto specificato in premessa;
– di esprimere indirizzo politico, in funzione dei futuri interventi di pianificazione, affinché l’Amministrazione Comunale: mantenga l’attuale destinazione urbanistica “D – insediamento industriale esistente” per l’area produttiva dello stabilimento Agnesi; 
– preveda, laddove non realizzato dal soggetto attuatore nei tempi di legge il SUA così come approvato, una attenta programmazione e pianificazione urbanistica per l’area oggi interessata dallo SUA in premessa, riconsiderando con particolare cura destinazioni urbanistiche, volumetrie e funzioni, per renderle il più possibile coerenti con la generale riqualificazione prevista per la limitrofa area di parco urbano e più in generale per un sostenibile sviluppo urbanistico della città di Imperia e il più possibile rispondenti all’interesse pubblico in termini di impatto ambientale e funzionale.

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