Imperia – Sventata dai Carabinieri una drammatica situazione adolescenziale Il tutto è avvenuto nella tarda serata di mercoledì scorso. Erano poco più delle 21.00 quando, sull’utenza 112 della Centrale Operativa del Comando Provinciale dei Carabinieri di Imperia, giungeva una telefonata da parte dell’operatore di turno presso il 118, il quale riferiva di aver ricevuto una chiamata di richiesta di soccorso da parte di una giovane quattordicenne di Diano Marina fornendo il suo numero di cellulare.
I militari in servizio provvedevano a contattare immediatamente la giovane, la quale raccontava di aver ricevuto un messaggio, mentre chattava con un’amica, conosciuta sulla piattaforma social “TUMBLR” molto popolare tra i giovanissimi, in cui la stessa le confessava che si stava procurando dei tagli in varie parti del corpo come gesti di autolesionismo, chiusa all’interno della sua stanza e alla totale insaputa dei suoi genitori che pure erano in casa.
Da qui il problema! Come rintracciare un persona conosciuta solo virtualmente, neanche con il proprio nome ma con un nick name di fantasia e che dice di vivere a Milano?
E, mentre da una parte una pattuglia di Carabinieri si recava dalla ragazzina che aveva dato l’allarme, per saggiare di persona la genuinità di quanto raccontato visionando il contenuto della chat, dall’altra gli operatori della Centrale Operativa, zelanti e professionali, hanno subito posto in essere tutti gli strumenti a loro disposizione per risalire all’utenza dall’altra parta della chat e soprattutto per addivenire all’intestatario e all’esatto indirizzo dove intervenire.
Con non pochi sforzi le risultanze investigative hanno fornito un indirizzo nella città di Rho, popoloso interland milanese, dove subito contattati si sono recati i colleghi della locale Compagnia Carabinieri.
Allarmante il quadro trovato: era proprio come raccontato, all’insaputa dei genitori che giravano tranquilli in casa, la figlia quattordicenne, in piena crisi nella sua camera da letto dove sono entrati i Carabinieri, si stava procurando dei tagli ai polsi e alle caviglie, per fortuna sino al quel momento lievi!
Le motivazioni? Purtroppo e come accade sempre più spesso ultimamente, l’adolescente che frequenta la terza media era vittima di bullismo, con soprusi e vessazioni continue da parte di alcune sue compagne e questa situazione le creava un enorme disagio tanto da spingerla sino ad un gesto simile.
Una vicenda a lieto fine questa, grazie all’impegno di tutte le persone coinvolte, ma che ci deve far riflettere e che deve portare a mantenere sempre alta la guardia sul drammatico fenomeno del bullismo, da parte di tutti gli operatori sociali, istituzionali e soprattutto familiari.