Nella serata di oggi, presso la caserma “Somaschini”, sede del Comando Provinciale di Imperia, ha avuto luogo la celebrazione del 202° anniversario della fondazione dell’Arma dei Carabinieri.
Il Comandante Provinciale, Col. Luciano Zarbano, alla presenza delle autorità civili e militari, della cittadinanza e dei familiari dei militari, ha reso onore alla storia dell’Arma, elencando poi i risultati ottenuti nel corso dell’ultimo anno dai Carabinieri della provincia di Imperia.
DISCORSO COMANDANTE PROVINCIALE LUCIANO ZARBANO
“Rivolgo innanzitutto un reverente omaggio ai Gonfaloni e ai Labari, testimoni del nostro patrimonio di valori. Un solidale abbraccio alle Medaglie d’Oro Vittime del Terrorismo, Antonio Brunetti e Domenico Gatti, fulgido esempio di abnegazione e di eroismo.
Eccellenza, Autorità religiose, civili e militari, gentili ospiti, amici dei carabinieri, a nome di tutti i militari dell’Arma della Provincia di Imperia, esprimo un sentito e riconoscente ringraziamento per la vostra presenza, qui oggi, giorno in cui festeggiamo il 202° Anniversario della nostra Fondazione. La vostra partecipazione al nostro compleanno conferma ancora di più il legame di amicizia e di considerazione che avete con la nostra Istituzione. Questo ci ripaga del diuturno impegno, questo ci ripaga del tempo che sottraiamo a noi stessi e alle nostre famiglie, questo ci dà la forza di andare avanti e dare sempre di più.
Le vicende dell’Arma si fondono con quelle del nostro Paese. La nostra storia è fatta di grandi eroismi e piccoli sacrifici quotidiani, spesso silenziosi, accomunati da un unico scopo: la sicurezza del cittadino. Dalla storica e sempre attuale figura del comandante di Stazione a quella sempre presente del Carabiniere di quartiere, noi siamo tra la gente e per la gente.
Per meglio capire chi è il carabiniere, mi piace ricordare ciò che scriveva nella seconda metà dell’800 il Generale francese Ambert:
io ho visto il Carabiniere soccorrere i prigionieri con la devozione della suora di carità,
l’ho visto confortare il condannato come il sacerdote nell’ora estrema;
l’ho visto dopo lotte curare i feriti come il medico;
l’ho visto nella famiglia come il confessore calmare odi e rancori;
l’ho visto presiedere alla festa del villaggio come il patriarca della Tribù;
l’ho visto combattere come un guerriero, soffrire in silenzio come un religioso, morire come il Martire.
Non sfugge mai un lamento dalle sue labbra. Voi dormivate ed egli vegliava, Voi folleggiavate nelle feste ed egli dritto in disparte, la nell’angolo oscuro, proteggeva la vostra gioia.
Egli è niente per voi, VOI siete tutto per lui.
Infatti le Stazioni Carabinieri, oltre a costituire un valido e duttile strumento operativo, realizzano un rapporto di conoscenza diretta e reciproca con il cittadino, da cui deriva anche l’esercizio di una vera e propria funzione sociale. Presidi di legalità insieme luoghi di ascolto e di accoglienza, integrando all’attività di polizia anche la prossimità e l’assistenza che migliorano e completano l’offerta di sicurezza.
La capillare e diffusa presenza sul territorio, la conoscenza delle persone e la condivisione delle problematiche locali, costituiscono un’utile base informativa per sviluppare attività preventive e investigative mirate, efficaci e non episodiche.
Proprio per questo le Stazioni Carabinieri costituiscono un punto di riferimento per la popolazione: i cittadini si affidano alle nostre Stazioni. Le Stazioni Carabinieri sono un patrimonio che è necessario preservare.
Permettetemi ora di illustrarvi brevemente e con molta soddisfazione ciò che i vostri Carabinieri hanno fatto nell’ultimo anno, apprezzabile sia sul piano preventivo che repressivo. Infatti vi è stato un decremento dei delitti dell’ 8% rispetto all’anno precedente, mentre l’attività di contrasto ha registrato un aumento del 7 %.
I Carabinieri hanno perseguito 6.590 delitti pari al 61% di quelli commessi in provincia, sono stati effettuati 371 arresti pari al 52% di quelli complessivamente eseguiti, mentre il numero delle denunce in stato di libertà è stato di 1.696 pari al 48% del totale dato provinciale.
L’attività di contrasto ai reati contro il patrimonio ha consentito di arrestare 77 persone per furto e denunciarne 251. Gli arrestati per rapina sono stati invece 25 e 32 i denunciati.
Nel corso dei 18.123 servizi esterni – in media 50 pattuglie al giorno – sono state identificate oltre 71.300 persone, controllati circa 51.800 veicoli, ritirate 125 carte di circolazione e 220 patenti, in particolare a persone sorprese alla guida dopo aver assunto alcoolici o stupefacenti.
Importanti risultati sono stati conseguiti anche nella lotta al traffico di sostanze stupefacenti (121 arresti e 107 denunce a piede libero, oltre 140 kg di stupefacente sequestrato tra cocaina, eroina e hashish, 110mila pasticche e 4000 piante). Particolare attenzione è stata dedicata non solo ai grandi quantitativi di droga che attraversano il ponente ligure, ma anche allo spaccio nelle località della provincia.
In questo ambito, un fenomeno sempre più diffuso quanto preoccupante è dato dal proliferare delle piantagioni di marijuana in provincia. Ben tre sono quelle scoperte in questi ultimi mesi e troppi incensurati sono stati arrestati perché dediti alla loro coltivazione: onesti floricoltori che hanno reagito ai sempre più stringenti problemi finanziari, dettati dalla perdurante crisi del settore, scegliendo, erroneamente, la via del crimine quale unica soluzione. Hanno scelto di convertire le loro attività, ma invece hanno convertito la legalità in illegalità e come recita un vecchio adagio “il crimine non paga”, dovranno rendere conto alla giustizia che prima o poi, inesorabile, farà il suo corso.
Impossibile non toccare in questa sede anche la grave problematica dei migranti, che in quest’ultimo anno ha fatto salire alla ribalta delle cronache nazionali questa provincia ed in particolare la città di confine. Problematica, che da un lato è emergenza umanitaria e dall’altro rispetto di norme nazionali e internazionali. Per far fronte, l’Arma ha messo in campo oltre 7000 uomini impiegati in 1300 servizi, arrestando 9 “passeurs” e sequestrando altrettanti mezzi utilizzati per tentare di far varcare il confine a 25 migranti.
L’impegno dei militari del Comando Provinciale si è anche spinto al di fuori dei confini nazionali. Mi riferisco alle missioni di pace in Kosovo e in Iraq, dove sette nostri militari hanno assolto, in quest’ultimo anno, i delicatissimi compiti con elevata professionalità e con grande spirito umanitario.
I Carabinieri del Comando Provinciale e del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Imperia hanno costantemente effettuato controlli in materia di lavoro nero, rilevando irregolarità in 106 aziende su 179 ispezionate, ove 64 dei circa 355 lavoratori controllati non erano in regola. Sono stati inoltre sospesi i lavori in 14 cantieri edili con 63 persone denunciate.
Prosegue l’attività dei reparti investigativi della provincia sul fronte della criminalità organizzata e che trae spunto dalla famosa operazione “La Svolta”, che ha visto condannate 11 persone in appello.
Continuano, inoltre, le indagini in merito agli episodi criminosi che hanno recentemente interessato la provincia e che hanno destato particolare preoccupazione nell’opinione pubblica. Su tali fenomeni non è stato e non sarà mai abbassato il livello di interesse.
Particolare attenzione è stata dedicata alle iniziative di sensibilizzazione in materia di truffe e furti ai danni degli anziani, nel cui ambito i Comandanti di Stazione hanno promosso, grazie alla collaborazione di comuni, parrocchie e associazioni, una serie di incontri informativi a favore delle singole comunità.
Nell’ambito del progetto di diffusione della cultura della legalità tra i giovani, con specifico riferimento alla violenza di genere, al bullismo, all’educazione stradale, all’abuso di sostanze alcoliche e stupefacenti, le iniziative dell’Arma hanno interessato più di 2.000 studenti di 35 istituti della provincia con oltre 100 conferenze nelle scuole e circa 50 visite ai Comandi.
Parallelamente sono stati effettuati nei maggiori centri della provincia numerosi incontri con la cittadinanza per sensibilizzare la tutela dei soggetti delle categorie più deboli. Un accento particolare, sull’argomento, è stato dedicato ai “reati di genere”, allo “stalking” e a qualunque forma di violenza sulle donne. E’ stato sempre ricordato di guardare i Carabinieri come a dei fratelli maggiori sempre pronti a dare sostegno e assistenza a chi si sente vittima. A tale scopo sono stati specializzati diversi militari dell’Arma.
Gli sforzi dell’Arma e delle altre Forze di Polizia, che ringrazio per la loro presenza e con le quali esiste una perfetta sintonia, sono certamente importanti, ma la tutela e il mantenimento della sicurezza non possono prescindere da concrete iniziative di prevenzione sociale e riqualificazione urbana, finalizzate a favorire condizioni complessive che inibiscano la commissione di atti di devianza. E’ ampiamente provato che la percezione di sicurezza è influenzata dalle condizioni dei servizi sociali, degli arredi urbani, dell’illuminazione pubblica e dei sistemi di videosorveglianza.
Ufficiali, Marescialli, Brigadieri, Appuntanti e Carabinieri, sono orgoglioso di essere il vostro Comandante e desidero esprimervi tutta la mia sincera gratitudine. I lusinghieri risultati cui accennavo sono il frutto del generoso impegno di tutti voi, Carabinieri del Comando Provinciale di Imperia. Bravi!
Prima di concludere, desidero rivolgere un reverente e commosso omaggio ai Carabinieri caduti nell’adempimento del dovere in Italia e all’estero, il cui esempio deve costituire sprone e guida nel nostro agire. Alle loro famiglie che con dignità e coraggio vivono quotidianamente il dolore del lutto.
Saluto e ringrazio l’Ispettore Regionale dell’Associazione Nazionale Carabinieri Ten. Giovanni Cereda e tutti i Carabinieri in congedo della Provincia per averci consegnato un’Istituzione efficiente e degna di una così alta considerazione.
Un mio particolare e personale saluto al Generale Roberto Rosi, già mio comandante e illustre maestro, al Generale Carlo Focacci, al Generale Guido Mesturini, al Generale Vincenzo Costantini, nel cui solco ideale continuiamo la nostra azione.
Un particolare saluto al Questore Dott. Leopoldo Laricchia, al Col. Giovanni Battaglia, Comandante Provinciale della Guardia di Finanza e al Dott. Filippo Micillo, Comandante Provinciale del Corpo Forestale dello Stato, ai quali mi lega un ideale rapporto oltre che di collaborazione anche di stima ed affetto, con i quali ho l’onore e il piacere di operare nell’ambito del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, magistralmente presieduto dal Prefetto Dott.ssa Silvana Tizzano, a cui rivolgo un cordiale saluto e un sentito ringraziamento.
Un saluto e ringraziamento anche a tutto lo staff della Prefettura.
Saluto e ringrazio il Dott. Eduardo Bracco Presidente del Tribunale e la Dott.ssa Grazia Pradella Procuratore Aggiunto e tutti i Magistrati, con i quali si è instaurato un perfetto rapporto di stima e collaborazione, accomunati sempre dalla continua ricerca e raggiungimento della giustizia.
Un caro saluto al Ten.Col. Alfonso Nasto Comandante della base dell’Aeronautica Militare di Capomele, al Capitano di Fregata Luciano Pischedda Comandante della Capitaneria di Porto, al Cap. Gianmario Carta Comandante del NAS di Genova, all’Arch. Maria Francesca Conti del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, al Dott. Francesco Frontirrè Direttore delle Case Circondariali e ai Comandanti delle Polizie Locali, con i quali condividiamo la quotidiana gravosità degli impegni sul territorio.
Un caro saluto anche al Presidente della Croce Rossa di Bordighera Enzo Palmero e al Direttore della Croce Rossa del Principato di Monaco, Remy Tornatore.
Saluto e ringrazio Sua Eccellenza il Vescovo Mons. Guglielmo Borghetti, Mons. Ruffino e tutti i sacerdoti della Diocesi.
Ancora un caro saluto alla Dott.ssa Franca Rambaldi Dirigente Scolastico Provinciale e al Notaio Franco Amadeo.
Un cordiale e deferente saluto alla Senatrice Donatella Albano, agli Assessori Regionali Avv. Gianni Berrino, Dott. Marco Scajola e al Presidente della Provincia Avv. Fabio Natta, grazie di essere qui con noi oggi, lo consideriamo un privilegio.
Un caro saluto ai Consiglieri Regionali Giovanni Barbagallo e Dott. Alessandro Piana.
Un grato saluto al Sindaco di Imperia Ing. Carlo Capacci, al Sindaco di Sanremo Alberto Biancheri, al Sindaco di Ventimiglia Dott. Enrico Ioculano, al Sindaco di Bordighera Arch. Giacomo Pallanca e agli altri Sindaci della Provincia, qui presenti insieme ai Presidenti dei rispettivi consigli, agli assessori, consiglieri e ai dirigenti comunali, in questo momento testimoniate lo stretto rapporto tra l’Arma e tutti i cittadini.
Un fraterno saluto al Col. Gregory Vinot e ai colleghi e amici della Gendarmeria francese, qui presenti insieme al Console di Francia Professore Roger Brochiero, con i quali si è instaurata una perfetta sintonia nella lotta contro il crimine.
Un saluto di benvenuto al Presidente dell’Associazione ed a tutta la Comunità Arabo-Islamica della provincia di Imperia.
Un sentito grazie agli Organi di Stampa, sempre attenti testimoni del nostro quotidiano impegno, nello spirito di una sana e corretta informazione.
Saluto e ringrazio i delegati della Rappresentanza Militare, sempre impegnati in maniera propositiva per il benessere del personale.
Un particolare ringraziamento a Daniele Cimino perché ha contribuito fattivamente alla organizzazione di questa festa.
Infine esprimo sentita gratitudine e un riconoscente pensiero alle nostre famiglie: il vostro affetto e sostegno ci consente di adempiere ai nostri doveri con la necessaria serenità.
Viva l’Arma dei Carabinieri.
Viva l’Italia”.
PANORAMICA CARABINIERI
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LA POESIA
LA DIRETTA DELLE CELEBRAZIONI
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