Assumono contorni sempre più definiti le mura sabaude di Oneglia emerse in Spianata Borgo Peri a seguito dei sondaggi archeologici commissionati per verificare dove sia possibile scavare nell’ambito delle operazioni per la realizzazione del collegamento tra il depuratore di Imperia e gli impianti fognari di Diano Marina.
Nel dettaglio, dopo poco meno di un mese di lavori, le mura sono ora perfettamente visibili, anche grazie al prezioso apporto dei tecnici della Soprintendenza che hanno stoppato i lavori (lo scavo avrebbe dovuto essere richiuso una volta terminato il sondaggio) proprio per verificare il valore dei ritrovamenti archeologici. L’ipotesi che lo scavo possa essere richiuso appare ormai quantomeno improbabile, anche perché sono molti gli imperiesi che effettuano veri e propri “pellegrinaggi” in Spianata Borgo Peri per ammirare le mura Sabaude, ogni giorno sempre più definite nei loro contorni.
Toccherà ora all’amministrazione comunale valutare il da farsi, ovviamente di comune accordo con la Soprintendenza. A riguardo il Sindaco Carlo Capacci ha già ipotizzato una “copertura in vetro con cartellonistica e magari un passaggio sopra al vetro”.
Tutti gli scavi, lo ricordiamo, sono concordati con la Direzione lavori e sono mirati, in quanto a seguito di una serie di sovrapposizioni tra il percorso della nuova condotta e la cartografia storica, era già stato segnalato in sede di approvazione dell’opera l’alto “rischio archeologico”, cioè la probabilità che durante gli scavi venissero interessate strutture sepolte di interesse culturale.
Dai primi sondaggi è emersa la presenza nel sottosuolo di resti delle mura cittadine erette quando Oneglia passò sotto il controllo dei Savoia dopo il 1576 e ampiamente modificate nel corso del XVIII secolo, le quali vennero progressivamente smantellate e distrutte nel corso del ’800.
Poichè il collettamento del depuratore prevede il passaggio di una trincea in calata Cuneo proprio in prossimità delle mura sabaude, deve essere prestata la massima attenzione agli scavi per la possibile presenza, oltre che di estremità sporgenti verso mare dei bastioni, come quello detto “di mezzo”, anche di livelli di spiaggia, che possono documentare la frequentazione antropica della riva prima della costruzione dei moli ottocenteschi della città.
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