Imperia – Arriva in serata la reazione del comitato del NO alla pedonalizzazione di via Cascione a seguito del diniego del TAR Liguria alla richiesta di sospensiva dell’ordinanza viabilistica connessa all’inizio dei lavori.
“È un’ordinanza pilatesca – commenta a l’avvocato del fronte del No, Luigi Basso – ma rimangono aperti numerosi fronti, in primis il ricorso al Consiglio di Stato e poi la discussione nel merito del ricorso. Il Tribunale Amministrativo ha respinto la richiesta di sospensiva affermando che “la nuova autorizzazione paesaggistica pare motivata”, con quel “pare” non significa che lo sia. Andiamo avanti tranquilli anche perché non si sono espressi sulle cose che riteniamo fondamentali: il parere della commissione locale paesaggio, le autorizzazioni paesaggistiche e delle belle arti delle soprintendenze e l’autorizzazione storico-culturale. Inoltre il tribunale ha motivato la sua decisione affermando che uno stop ai lavori causerebbe un danno ai ricorrenti che è una cosa assurda non vera. In questo modo si è avvallato un atteggiamento prepotente da parte dell’amministrazione.
Continueremo con la nostra battaglia in quanto sosteniamo che in via Cascione deve rimanere il marciapiede e il sedime stradale così com’è sempre stata. Facciano pure i sottoservizi e l’amministrazione si goda pure questo momento ma fra due anni, quando cambierà il sindaco, deciderà diversamente. Se il TAR e il Consiglio di Stato dovessero accogliere le nostre istanze, l’amministrazione potrebbe fare ugualmente il restyling senza levare il marciapiede. Ultimo aspetto da non sottovalutare è l’ultima motivazione addotta dal TAR, ovvero quella relativa al rischio da parte del comune di perdere un finanziamento regionale. Quello è un aspetto politico nel quale non c’entra nulla il diritto amministrativo. Infine, vorrei dire chiaramente che gli attacchi alla categoria degli avvocati non saranno più tollerati. Per amicizia e rapporti personali e familiari non è stato fatto nulla, ma non tollereremo ulteriormente”.