Il Comune di Imperia, per adeguarsi alle nuove disposizioni di legge, ha istituito un Albo Comunale destinato agli avvocati cui poi affidare alcune tipologie di incarichi legali. Una decisione che arriva dopo l’entrata in vigore del nuovo Codice degli appalti, 19 aprile scorso, a seguito della quale “non può più essere accolto l’orientamento prevalente in giurisprudenza che definiva la rappresentanza legale alla stregua di un incarico di collaborazione in quanto il nuovo Codice chiarisce che non si tratta di collaborazioni da affidarsi ‘intuitu personae’, ma di veri e propri servizi”. All’Albo potranno iscriversi gli avvocati interessati e in possesso dei requisiti richiesti. Ma quali sono i requisiti?
– essere regolarmente iscritti, come singoli od associati, all’Ordine professionale degli Avvocati da almeno 3 anni
– non trovarsi in stato di incompatibilità o conflitto di interessi con questa Pubblica Amministrazione né avere cause ostative a contrarre con essa
– non aver riportato condanne, anche con sentenza ex art. 444 c.p.p., per qualsiasi reato che incida sulla moralità professionale o per delitti finanziari ovvero per partecipazione ad un’organizzazione criminale, corruzione, frode, riciclaggio di proventi da attività illecita
– non aver commesso un errore grave nell’esercizio della propria attività professionale, accertato con qualsiasi mezzo di prova
– essere in regola con gli obblighi relativi al pagamento di contributi previdenziali e assistenziali
– non aver commesso violazioni, definitivamente accertate, rispetto agli obblighi relativi al pagamento di imposte e tasse
– non essersi reso colpevole di false dichiarazioni
– non aver in corso un procedimento per l’applicazione di una delle misure di prevenzione di cui all’art. 6 del D.Lgs. 6 settembre 2011 n. 159 o una delle cause ostative previste dall’art. 67 dello stesso D.Lgs. 159/2011.
Il Comune affiderà agli avvocati iscritti all’Albo solo alcune tipologie di incarichi legali, due in particolare:
– rappresentanza legale di un cliente da parte di un avvocato ai sensi dell’articolo 1 della legge 9 febbraio 1982, n. 31, e successive modificazioni:
a) in un arbitrato o in una conciliazione tenuti in uno Stato membro dell’Unione europea, un Paese terzo o dinanzi a un’istanza arbitrale o conciliativa internazionale
b) in procedimenti giudiziari dinanzi a organi giurisdizionali o autorità pubbliche di uno Stato membro dell’Unione europea o un Paese terzo o dinanzi a organi giurisdizionali o istituzioni internazionali
– consulenza legale fornita in preparazione di uno dei procedimenti di cui al punto a) o qualora vi sia un indizio concreto e una probabilità elevata che la questione su cui verte la consulenza divenga oggetto del procedimento, sempre che la consulenza sia fornita da un avvocato ai sensi dell’articolo 1 della legge 9 febbraio 1982, n. 31, e successive modificazioni.
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