La quiete dopo la tempesta? sembra proprio di no. Se il maltempo tende a spostarsi verso le regioni del centro e sud Italia, le eventuali responsabilità penali dell’incuria e dell’inottemperanza alle disposizioni delle autorità si ferma a Diano Marina. Stiamo parlando della montagna di detriti, provenienti da una strada di cantiere (una traversa di via Divina Provvidenza ndr) considerata abusiva dalla magistratura e dall’Ente Comune, che nella notte tra il 17 e il 18 gennaio scorsa si è riversata sull’Aurelia all’inizio di Capo Berta trascinata da un vero e proprio fiume d’acqua.
Gli operai del Comune, coadiuvati dall’assessore alla protezione civile di Diano Marina Francesco Bregolin e l’assessore alla polizia municipale Luigi Basso, hanno riempito 4 camion di detriti (circa 20 mq) con l’ausilio di una ruspa al fine di ripristinare la circolazione stradale interrotta dai detriti. La strada in questione è una traversa di via Divina Provvidenza (strada privata, ndr) già oggetto di ben due ordinanze per la sua messa in sicurezza, entrambe non ottemperate, e di un’indagine condotta dal sostituto procuratore Alessandro Bogliolo.
In mattinata, verrà depositata in Procura un memoriale stilato dalla Polizia Municipale di Diano Marina nel quale risulterebbero gravi responsabilità da parte dei proprietari della strada in questione. I detriti hanno coinvolto numerose attività sottostanti, sia alberghi che ristoranti causando danni ingenti.