23 Novembre 2024 01:36

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23 Novembre 2024 01:36

IMPERIA. ATTENTATO SALA SCOMMESSE. CHIUSA L’INCHIESTA CON 4 INDAGATI. “MUCCIOLO E ALBERIGO I MANDANTI”/ECCO LE ACCUSE

In breve: Il Pubblico Ministero Grazia Pradella ha chiuso le indagini preliminari relative all'attentato incendiario che portò all'esplosione della sala scommesse di via del Collegio a Imperia

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Il Pubblico Ministero Grazia Pradella ha chiuso le indagini preliminari relative all’attentato incendiario che portò all’esplosione della sala scommesse di via del Collegio a Imperia e alla morte di due dei tre giovani attenatori di nazionalità albanese, Albert Jakupaj, 19 anni, e Aranit Isamajlukaj, 29 anni.

In totale sono quattro gli indagati, con le accuse di incendio aggravato, detenzione e trasporto in luogo pubblico di armi e esplosivi e morte come conseguenza di altro reato. Si tratta di Alessio Alberigo e Michele Mucciolo (difesi rispettivamente dagli avvocati Erminio Annoni, Alessandro Mager e Davide Carpano), Ippolito Trifilio (difeso dall’avvocato Loredana Modaffari) e Mretjev Isamajlukaj (difeso dall’avvocato Ramadan Tahiri e Giovanni Di Meo).

LA RICOSTRUZIONE DELLA PROCURA (le indagini sono state condotte dalla Squadra Mobile della Questura di Imperia)

INCENDIO AGGRAVATO

“In concorso tra loro e con Albert Jakupaj e Aranit Isamajlukaj, poi deceduti, ricorrendo all’uso di materiali infiammabili/esplosivi, cagionavano l’incendio e la distruzione dell’agenzia di scommesse denominata Eurobet nonché dei locali attigui e di quelli sovrastanti destinati a civile abitazione”.

DETENZIONE E TRASPORTO IN LUOGO PUBBLICO DI ARMI E ESPLOSIVI

“In concorso fra loro, Alberigo e Mucciolo in qualità di mandanti, Trifilio Ippolito in qualità di intermediario, Jakupaj Albert, Mretjev Isamajlukaj e Aranit Isamajlukaj, in qualità di autori materiali, detenevano e portavano in luogo pubblico materiale esplosivo/infiammabile, la cui potenzialità offensiva si rivelava elevata, in considerazione delle conseguenze che l’esplosione aveva su Jakupaj Albert e Isamajlukaj Aranit e sull’immobile stesso, che subiva il crollo dei solai degli appartamenti sovrastanti l’agenzia Eurobet e la parziale distruzione delle mura e degli esercizi commerciali attigui”.

MORTE COME CONSEGUENZA DI ALTRO REATO

“In cooperazione fra loro, avendo dato o ricevuto il mandato di procedere all’incendio dei locali dell’agenzia di scommesse Eurobet di Via del Collegio 2, dietro promessa di un compenso di 2 mila euro  ad azione conclusa, avendo il fatto determinato per imprudenza ed imperizia una fortissima deflagrazione, cagionavano, per colpa e come conseguenza non voluta, il decesso immediato di Jakupaj Albert ed il ferimento di Isamajlukaj Aranit (successivamente deceduto in sede ospedaliera), autori materiali dell’azione delittuosa”.

LA RICOSTRUZIONE DELL’ATTENTATO

– ALBERIGO e MUCCIOLO, in qualità di soci dell’agenzia di scommesse, davano mandato a TRIFILIO Ippolito di trovare persone disposte ad eseguire l’azione delittuosa al fine di riscuotere un risarcimento da compagnie assicurative;

TRIFILIO, in qualità di mandatario, conferiva a ISMAJLUKAJ Aranit l’incarico di procedere all’azione delittuosa promettendo un compenso di 2 mila euro ad azione conclusa;

ISMAILUKAJ Mretjev accompagnava sul posto ISMAJLUKAJ Aranit e JAKUPAJ Albert guidando l’autovettura Giulietta Alfa Romeo ed attendeva in auto i medesimi per svolgere le funzioni di “palo” e per poterli poi riaccompagnare a casa ad azione compiuta;

ISMAJLUKAJ Aranit e JAKUPAJ Albert, dopo aver simulato la forzatura della porta d’accesso della predetta agenzia (lasciata volutamente priva di chiusura da ALBERIGO Alessio e da MUCCIOLO Michele), accedevano all’interno della stessa dando fuoco al materiale infiammabile/esplosivo ivi lasciato in precedenza dai due predetti soci, determinando una fortissima deflagrazione che causava, oltre alla distruzione di quei locali e di quelli sovrastanti e attigui, con pericolo per la pubblica incolumità, anche il decesso immediato dello stesso JAKUPAJ Albert ed il ferimento di ISAMAJLUKAJ Aranit (successivamente deceduto in sede ospedaliera).

 

 

 

 

 

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