Genova. Raddoppia da circa 10mila a oltre 20mila il numero degli studenti che potranno usufruire delle borse di studio erogate da Regione Liguria grazie alla modifica dei criteri di assegnazione, soprattutto all’innalzamento dei tetti di reddito.
La modifica al Piano regionale per il diritto allo studio, approvata all’unanimità dal consiglio regionale durante la seduta odierna su proposta dell’Assessore alla Formazione e Istruzione Ilaria Cavo, riguarda due tipi di borse di studio: quella per il rimborso delle spese di frequenza scolastica delle scuole paritarie elementari, medie e superiori (600mila euro di fondi disponibili) e quella per il rimborso delle spese di acquisto dei libri di testo per gli studenti delle scuole medie e superiori, sia statali che paritarie (2 milioni e 500mila euro).
“Sono soddisfatta per l’esito positivo della votazione in aula: è un obiettivo che ho fortemente voluto perché negli anni scorsi non sono mai state erogate integralmente le risorse disponibili: il 50 per cento dei fondi rimaneva inutilizzato perché i livelli massimi di reddito fissati dalla precedente amministrazione erano troppo bassi e restrittivi. Questa modifica consente di liberare tutte le risorse e di arrivare a un sostanziale raddoppio del numero degli aventi diritto aumentando, al contempo, l’ammontare del rimborso. E’ la prima volta che questo accade dal 2006 ad oggi”.
“In questo modo – ha aggiunto – vengono garantiti da un lato il diritto allo studio, grazie a un incremento delle borse per i libri di testi, e, dall’altro, la libertà educativa di quelle famiglie che intendano iscrivere i propri ragazzi a una scuola paritaria, con l’aumento del numero delle borse per la frequenza scolastica”.
Queste le novità più rilevanti: viene innalzata la soglia massima reddituale per accedere alla borsa di studio (da 30mila a 50mila euro secondo Isee), si aumentano le percentuali di spesa rimborsabile definite su tre diverse fasce di reddito (fino a un massimo del 60% della spesa per redditi inferiori a 30mila euro), viene abbassato da 50 a 20 euro il limite minimo dei rimborsi sotto al quale la borsa di studio non viene erogata.
Per agevolare le famiglie nella preparazione delle istanze alla ripresa dell’anno scolastico, viene anche posticipato il termine di presentazione delle domande dal 15 ottobre al 30 novembre.
Dai monitoraggi effettuati, risulta che negli anni precedenti i Comuni – competenti per la gestione delle borse dei libri di testo – non sono riusciti a spendere fino al 50% del contributo regionale, pari a circa 1 milione e 200 mila euro complessivi di risorse non utilizzate.
“Queste risorse – ha precisato l’assessore Cavo – hanno destinazione vincolata e quindi non possono essere destinate ad altre azioni. I nuovi parametri approvati oggi ci consentono di spendere tutte le risorse disponibili evitando inutili e inaccettabili giacenze e di procedere con l’emanazione dei nuovi bandi delle borse di studio entro l’inizio del prossimo anno scolastico: in questo modo – ha aggiunto – diamo una risposta concreta ai bisogni delle famiglie”.
Per quanto riguarda, invece, le borse di studio di “frequenza” la competenza delle gestione è in capo ad Arsel: anche in questo caso, il fondo di 600mila è stato sottoutilizzato, con risorse non spese per 241 mila euro.
“Da qui la necessità e l’urgenza di modificare, anche in questo caso, in senso estensivo i parametri per l’accesso ai finanziamenti, ampliando di circa il doppio il numero degli aventi diritto al rimborso che passeranno da 500 a oltre un migliaio. Garantire la libertà educativa delle famiglie, consentendo loro di indirizzare i figli verso il modello culturale che ritengono più vicino ai loro desideri e legittime aspirazioni è fondamentale in un sistema pubblico-privato che è alla base di un’offerta scolastica plurale e complementare”.
“Grazie alle borse di studio – ha concluso l’assessore Cavo – il sistema pubblico riesce ad alleviare, almeno in parte, il peso economico supplementare legato alla frequenza di una scuola paritaria”.
Grazie alla modifica dei criteri, dal prossimo anno scolastico Regione Liguria erogherà oltre un migliaio di borse di studio per il rimborso delle spese di iscrizione e frequenza scolastica (nel 2015 ne erano state erogate 562 di cui 439 a Genova, 66 a Savona, 30 a Spezia e 29 a Imperia) e circa 20mila borse di studio per il rimborso delle spese per l’acquisto dei libri di testo (a fronte delle 9.433 erogate nel 2015, di cui 5184 a Genova, 1699 a Savona, 1382 a Spezia e 1168 a Imperia).