“Le scriventi Organizzazioni Sindacali Confederali chiedono a quanti in indirizzo la disponibilità per l’avvio di un Tavolo di confronto allo scopo di individuare e concordare soluzioni percorribili atte ad arginare l’emergenza migranti che sta avendo un impatto pesantissimo su tutto il territorio ventimigliese”.
Così Fulvio Fellegara, Segretario Generale Per la CGIL, Claudio Bosio Segretario Generale Per la CISL e Milena Speranza Segretario per la UIL, chiedono con una lettera aperta al Prefetto della provincia di Imperia, Silvana Tizzano, ai Componenti del Consiglio Territoriale per l’immigrazione della provincia di Imperia, al Distretto Socio Sanitario Ventimigliese, all‘ASL 1 Imperiese, ai Sindaci dei Comuni di Bordighera, Camporosso, Vallecrosia e Ventimiglia, di aprire un tavolo di confronto sul delicato tema dell’emergenza migranti.
“Le proteste degli abitanti per la scelta dell’Amministrazione Ventimigliese di utilizzare il palazzetto dello sport di Roverino, a Ventimiglia, come centro temporaneo di accoglienza dimostrano ancora una volta che le soluzioni che si sono adottate sino ad ora non si sono rivelate adatte al compito. Occorre pensare a soluzioni nuove più adeguate all’emergenza in atto. A causa degli stravolgimenti che stanno interessando i Paesi del Mediterraneo oggi chi arriva in Italia lo fa in larga parte per sfuggire a un pericolo reale e va accolto adeguatamente.
Chiediamo a tutte le Istituzioni che si impegnino responsabilmente nell’affrontare la situazione di emergenza con spirito di leale e solidale collaborazione.
A nostro avviso è necessario operare su due piani contemporaneamente: da un lato la necessità di dare risposte immediate alle impellenti esigenze di accoglienza delle persone che arrivano nel nostro territorio di confine, ma dall’altro l’assoluta e indifferibile necessità di impostare da subito un “piano strutturato” che permetta di ricondurre a gestione ordinaria tali interventi.
Le scriventi Organizzazioni Sindacali vista l’inadeguatezza dei vari centri di accoglienza finora allestiti chiedono a quanti in indirizzo l’avvio di un momento di confronto per individuare, nel rispetto delle esigenze che provengono dal territorio, risposte degne di un paese civile alle richieste di intervento poste dall’emergenza migratoria nel territorio di confine”.