“Battaglieremo per ottenere un anno di cassa integrazione per avere più tempo per allestire il piano di ricollocazione e soprattutto perché restando dipendenti Agnesi avremo più possibilità di ricollocazione”.
Lo hanno spiegato le Rsu sindacali nel corso dell’assemblea con i lavoratori convocata dopo l’incontro tenutosi ieri a Bologna con i vertici Colussi. Una volta illustrate le proposte di ricollocazione del personale, dopo la chiusura del pastificio di via Schiva, proposte dai vertici Colussi, i sindacati hanno spiegato altri dettagli della trattativa.
“Nella migliore delle ipotesi 10 lavoratori resteranno certamente senza lavoro. Dopo la chiusura dello stabilimento l‘azienda riceverà singolarmente i lavoratori, che potranno andare da soli all’incontro o essere accompagnati da sindacati esterni o Rsu. Nel corso del colloquio potranno indicare le mete più gradite. Sarà l’azienda a chiamare i lavoratori, privatamente.
Chi non sarà chiamato per il colloquio sarà escluso dalla ricollocazione e non avrà neanche diritto alla buona uscita di cui invece potrà godere chi sarà chiamato e non accetterà alcuna destinazione.
L’azienda aveva proposto la contrattazione individuale e i sindacati hanno respinto con forza la proposta.
Il 28 giugno avremo un incontro con i vertici Colussi qui a Imperia. Decideremo in quella sede, di comune accordo con i lavoratori, se avviare la trattativa per la ricollocazione del personale o se respingere la proposta e avviare forme di protesta”.
