I protagonisti dunque non sono eroi da fumetto: sono uomini e donne con mogli, mariti e figli a casa che li aspettano. Uomini e donne addestrati a mettere da parte le debolezze e le paure personali per salvare vite di persone che nemmeno conoscono.
Luca Argentero accompagnerà il racconto delle sei puntate; sarà un vero e proprio compagno di viaggio che attraversa il rombante silenzio dei 4000 metri per scoprire il salvataggio in tutte le fasi.
“Pericolo verticale nasce da un’idea di simone Gandolfo – spiega Luca Argentero – regista della serie che, un paio di anni fa mi propose di usare la montagna come scenario per una serialità che parlasse degli operatori del soccorso alpino. C’è un motivo per cui la montagna non viene usata spesso come scenario: è un ambiente irragiungibile e portare le macchine da presa a 3000 metri di quota era improponibile un tempo. Ora anche la montagna è un po’ più raggiungibile, ma forse era prematuro sperimentarci su una grande fiction così abbiamo fatto virare il progetto su una docu-fiction per capire realmente la vita di chi fa questo mestiere“.
“Abbiamo ripreso circa 160 interventi – racconta Simone Gandolfo – quindi tutto quello che viene raccontato è accaduto realmente. La squadra ripresa era veramente operativa, la difficoltà tecnica era dunque la rapidità di tutto. Se interviene l’elisoccorso significa che il caso è gravo. La squadra deve essere operativa in 3 minuti“.
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