Colpo di scena questa mattina in tribunale a Imperia durante l’udienza preliminare, tenutasi dinnanzi al giudice Massimiliano Rainieri, che vede imputate oltre 70 persone tra proprietari delle abitazioni, tecnici comunali e membri della commissione locale paesaggio per il reato di lottizzazione abusiva nel comune di Dolcedo.
Il Pubblico Ministero Alessandro Bogliolo, ha depositato una memoria con cui ha precisato “i tempi di cessazione di permanenza del reato al fine di verificare se vi siano i presupposti per la prescrizione dello stesso”. Dall’esito di tale memoria, è emerso che per quasi l’80% degli imputati, è sopravvenuta la prescrizione in quanto alla data della richiesta di rinvio a giudizio (dicembre 2015) il reato era già prescritto.
Rimangono in piedi le posizioni di 5 proprietari e di altrettanti tecnici e membri della commissione paesaggio che hanno redatto i progetti e approvato le pratiche. Si tratta di Elisabeth Stefanie, Ghiglione Hoeller, Luca Calvi, Giuseppe Vangeli, Ahmed Touil e Rita Gandolfo, quali proprietari di case e Giorgio Santini, Enzio Ranise Giuseppe Ghiglione, Lionello Delmonte e Massimo Dema, quali membri delle commissioni edilizie.
Rainieri si è riservato di decidere rinviando il processo al prossimo 7 luglio.
Il PM aveva chiesto il rinvio a giudizio anche per Ilya Matushkin, ma il Giudice ha accolto l’eccezione di nullità presentata dal legale dell’imputato per mancata traduzione dell’atto di conclusione delle indagini preliminari in rosso, restituendo gli atti al PM.
Il Pubblico Ministero aveva chiesto il rinvio a giudizio anche per l’Ingegnere Sibilla, ma il giudice ha stralciato la posizione dell’imputato per via delle condizioni di salute così come richiesto dai legali
Il Giudice per l’udienza preliminare ha disposto l’archiviazione per sopravvenuta prescrizione del reato per 61 imputati e il conseguente dissequestro delle loro abitazioni. Scongiurato dunque il rischio di confisca.
Udienza a parte per il funzionario comunale Massimo Dema e il segretario generale Antonio Fausto Angeloni, imputati di abuso di ufficio. Hanno chiesto e ottenuto la messa alla prova (prevede l’esecuzione di lavori di pubblica utilità, consistente in una prestazione gratuita in favore della collettività).
L’INCHIESTA
L’inchiesta partita nel 2008, (i tempi di prescrizione sono di 4 e 5 cinque anni nel caso vi sia un atto interruttivo) ha coinvolto oltre 170 persone di cui 113 archiviati durante le indagini in quanto avrebbero dimostrato di essere all’oscuro della lottizzazione abusiva al momento dell’acquisto della casa o della ristrutturazione.
Secondo l’accusa, i proprietari di villette per i quali è stato chiesto il rinvio a giudizio avrebbero costruito in zone sottoposte a vincolo ambientale sforando le volumetrie senza le necessarie autorizzazioni, ad esempio trasformando quello che originariamente era un semplice magazzino agricolo in una villetta.
Erano circa 80 le villette poste sotto sequestro dalla Procura della Repubblica (con custodi giudiziari gli stessi proprietari) e, ora dopo la prescrizione del reato per la maggior parte degli imputati sono rimaste solo 5 a rischio confisca.