23 Novembre 2024 02:55

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23 Novembre 2024 02:55

IMPERIA. TEMPO LIBERO ESTIVO. SCOPPIA LA POLEMICA TRA I GENITORI DEI BAMBINI DISABILI:”SI TAGLI SUL RESTO”. CHIARINI:”COSTO INSOSTENIBILE, DAL PROSSIMO ANNO…”/ IL CASO

In breve: "Possiamo capire che vi sia stata una riduzione dei fondi ma crediamo che garantire un servizio del genere debba essere una priorità per un'amministrazione".

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Imperia. Al posto di spendere soldi in manifestazioni frivole avrebbero potuto stanziare i fondi necessari per garantire il tempo libero estivo ai bambini disabili”. Sono queste le parole piene di amarezza di Massimiliano, genitore di un bambino disabile, che ha contattato la nostra redazione per lamentare la mancanza di un’adeguato servizio di scuola estiva comunale per il proprio figlio.

“Molti genitori – prosegue – lavorano entrambi e la soluzione prospettata dal Comune di Imperia non è accettabile. Otto giornate, di cui 6 a Mendatica, una al mare e una nella fattoria didattica non risolvono il problema dei bambini con disabilità che hanno l’esigenza, in molti casi, di avere un educatore dedicato. Abbiamo chiesto anche ai comuni limitrofi che svolgono il servizio ma per esempio a Diano Marina, pur pagando una retta di 360 euro, si sarebbe dovuto pagare la spesa per l’educatore dedicato ad un costo di 18 euro l’ora, dalle 9 alle 16, un costo insostenibile. Possiamo capire che vi sia stata una riduzione dei fondi ma crediamo che garantire un servizio del genere debba essere una priorità per un’amministrazione. 

Siamo stati chiamati ad aprile dall’assessore Chiarini che aveva avvertito che sarebbe stato difficile mantenere il servizio ma che avrebbe vagliato una soluzione alternativa in maniera tale che ci fosse stato qualcosa per i bambini. Mio figlio ha dei problemi di autismo e così ho chiesto di avere un’educatrice iscrivendo nostro figlio alla scuola estiva privata ma ci hanno risposto picche per un problema di assicurazione. L’educatrice che segue mio figlio è dovuta andare a lavorare a Bordighera perché la cooperativa per cui lavora non le paga più di un mese di ferie. Nella stessa situazione di mio figlio ci sono molti altri bambini e famiglie che hanno dovuto fare fronte con questa situazione. Non discutiamo sul problema economico ma un’amministrazione responsabile dovrebbe avere delle priorità e farlo in modo intelligente”.

“Non appena ho assunto la delega alle attività educative, – ha dichiarato l’assessore Enrica Chiarini – ho subito contattato le famiglie con bambini con disabilità per fare il punto della situazione. Purtroppo, quest’anno, per mancanza di fondi non siamo riusciti a garantire il servizio per tutto il mese di luglio come avvenne l’anno scorso. Il servizio a causa della poca affluenza e del costo degli educatori dedicati per ogni bambino disabile, circa la metà dei bambini iscritti, non era più sostenibile per le casse del comune. Tutti i settori sono stati purtroppo penalizzati dai tagli e dalla riduzione dei trasferimenti anche regionali destinati alla disabilità.

Le famiglie dei disabili non hanno mai pagato per una decisione del comune. Quest’anno garantire la presenza di 17 educatori, uno a testa, era impensabile e considerati i fondi a disposizione credo che siamo riusciti a organizzare queste 8 giornate, per 30 € complessivi, intervallate nella settimana con un programma qualitativamente alto. Le iscrizioni stanno andando bene e l’auspicio per il prossimo anno è quello di aumentare il numero delle giornate. Purtroppo non sono più i tempi d’oro dove si arrivava ad avere fino a 400 iscritti, oggi, con le iniziative private siamo arrivati a circa 40 bambini. Ovviamente l’amministrazione garantirà i servizi essenziali durante l’anno scolastico ma d’estate si è venuto a creare questo problema che speriamo di poter risolvere già dal prossimo anno, almeno in parte”.

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