IMPERIA – Hanno festeggiato questa mattina, martedì 5 luglio, la festa (Eid el Fitr) per la fine del mese di Ramadan, il mese sacro per oltre 1 miliardo e mezzo di musulmani nel mondo, dedicato al digiuno, alla purificazione e alla preghiera. La location è stata quella tradizionale dell’anfiteatro de”La Rabina” dove circa un centinaio di musulmani, altre centinaia erano nei due centri di Porto Maurizio, hanno celebrato la tradizionale preghiera.
Dopo la preghiera l’iman Ahmad Saraireh e il presidente della comunità imperiese Hamza Roberto Piccardo hanno parlato ai fedeli annunciano il nuovo progetto di realizzazione di un centro studi/università islamica a Imperia. A portare il saluto dell’amministrazione ci ha pensato l’assessore all’immigrazione Enrica Chiarini. Una parte della comunità festeggerà la fine di Ramadan solo domani in quanto molte famiglie si sono basate sulle direttive dei paesi di origine.
“È una festa che viene fatta alla fine del Ramadan, – spiega Hamza Roberto Piccardo – il primo giorno del mese di Shawal che è oggi, i musulmani si riuniscono ringraziando Dio di aver potuto assolvere al precetto ed è un momento importante per la nostra comunità. Noi abbiamo due feste, questa qui e quella che ci sarà fra 70 giorni che è la festa che ricorda il sacrificio di Abramo. È molto importante questo momento in quanto la comunità si incontra, ringrazia Dio per aver potuto assolvere al precetto di Ramadan, che è come sempre impegnativo, quest’anno non ha fatto troppo caldo, a parte l’ultima settimana, ma l’abbiamo superata, stiamo tutti bene e ci siamo anche asciugati un po’. Siamo molto contenti di tutto ciò, il posto è sempre splendido, l’amministrazione ci concede sempre questa possibilità e gli siamo grati E speriamo di andare avanti.
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“Abbiamo anche lanciato un progetto importante per la città, noi vorremmo costruire qui un grosso centro di studi islamici, che potrà anche essere un centro a livello internazionale, vorremmo fare anche una scuola che potrebbe diventare in seguito anche un’Università islamica. Cominciamo col primo passo, cerchiamo di acquisire un’area idonea e dopo di ciò cerchiamo di andare a raccogliere i fondi, sia localmente che anche fuori da Imperia e cominciamo questo progetto. La moschea di via Santa Lucia ormai è sinceramente troppo piccola, non ci stiamo più. Ci sono altre tre strutture a Imperia, ma andiamo avanti con la nostra comunità, con il nostro progetto. Speriamo in Dio e tutto andrà bene”.
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